Il «Meet forum», sfida per conquistare nuovi mercati
Conclusa la tre giorni dedicata allo sviluppo del comparto Confronto tra operatori sardi ed esperti internazionali
OLBIA. Confrontarsi, fare sistema e imbastire strategie comuni per competere sul mercato turistico attirando nuovi flussi di visitatori e superando i gap esistenti. Questo si proponeva il primo Meet forum (Mediterranean European economic tourism) voluto da “Portale Sardegna”, che ha centrato in pieno il suo obiettivo, offrendo, in una intensa tre giorni di lavoro ospitata al Geovillage, strumenti concreti agli operatori turistici della Sardegna non solo per sviluppare il proprio business, ma per rilanciare il comparto turistico dell’isola. Un dibattito finora unico nel suo genere che ha coinvolto l’area del Mediterraneo con operatori di Malta, Spagna e Corsica che hanno illustrato le proprie esperienze agli oltre 170 operatori sardi del settore presenti all’iniziativa. Il confronto si è sviluppato attraverso diversi momenti che hanno coinvolto 36 relatori esperti: tre tavoli tematici, un seminario, incontri con intermediari finanziari e una conferenza finale, che si è svolta ieri, a conclusione del Meet forum. «Un’occasione per il turismo sardo per condividere le esperienze di realtà come Malta, Spagna e Corsica e imparare nuove strategie utili a rafforzare e sviluppare il sistema turistico dell’isola», rimarca Amedeo Bianchi, di Portale Sardegna spa, che ha curato l’organizzazione dell’evento.
«Dal Meet forum abbiamo imparato l’importanza di fare sistema per competere sul mercato», aggiunge Massimiliano Cossu, fondatore e direttore generale di Portale Sardegna. L’appuntamento è stato patrocinato dal ministero del Turismo e delle Infrastrutture, oltre che dalla Regione e dal Banco di Sardegna. Tra i relatori, l’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi. «Da questo confronto sono arrivate indicazioni importanti per aggiornare la strategia turistica a cui lavoriamo già da due anni – commenta l’assessore – Dobbiamo ancora crescere sull’organizzazione del prodotto che offriamo sul mercato: non basta avere il mare, che resta il nostro punto di forza, ma dobbiamo sviluppare altre motivazioni di viaggio e altri temi di vacanza e su questi investire per creare una stagione più lunga. Così come dobbiamo lavorare sull’organizzazione del territorio: a questo proposito, l’indicazione forte che è emersa, è quella di creare una forma di cooperazione pubblico-privata per dare servizi migliori soprattutto sul fronte informazione e accoglienza». Il vice ministro Riccardo Nencini, trattenuto nella penisola per via dell’emergenza terremoto, ha inviato una nota. «Mi è piaciuta da subito l’idea di un evento caratterizzato da un insieme di iniziative con lo scopo di fornire a tutti gli operatori del settore strumenti utili e concreti, informandosi direttamente da esperti di livello mediterraneo e mondiale su temi che intrecciano settori diversi ma strettamente interconnessi come i trasporti, le infrastrutture, il turismo e la finanza», ha scritto. Esprimendo apprezzamento, in particolare, sull’organizzazione dei tavoli tematici nei quali è stato ampliato il dibattito all’area del Mediterraneo, andando a scoprire come certe criticità connesse ai trasporti e all’industria turistica erano state superate.