Vaccini, protestano anche gli allevatori di Luogosanto
Anche a Luogosanto monta la protesta degli allevatori sui vaccini. "Ormai siamo al 17° anno di blue tongue - spiega Piermario Pirredda, allevatore di bovini da carne - e ci prepariamo ad affrontare l'...
Anche a Luogosanto monta la protesta degli allevatori sui vaccini. "Ormai siamo al 17° anno di blue tongue - spiega Piermario Pirredda, allevatore di bovini da carne - e ci prepariamo ad affrontare l'ennesima estate calda su questo fronte, con nuove disposizioni e un nuovo sierotipo, il 4 - pare ne esistano 26 - sbarcato in Sardegna da pochi mesi. Le nuove disposizioni, emanate dal ministero alla Sanità prevedono blocchi alla movimentazione nel raggio di 20 km dall'azienda sede di focolaio e altre restrizioni nei restanti 150 km di raggio. Queste disposizioni di blocco possono essere superate solo attraverso la vaccinazione degli animali per il sierotipo circolante accertato". Pirredda che parla anche a nome di altri allevatori aggiunge: «Sempre lo stesso ministero però ci dice che se vogliamo vaccinare dobbiamo seguire una procedura un po' controversa, in quanto il costo del vaccino è a carico dell'allevatore. La Regione, che attraverso le Asl per 15 anni (dal 2002), si è sempre fatta carico di approvvigionarsi del vaccino e di procedere alla vaccinazione attraverso i propri veterinari,, quest'anno non darà questo servizio perché il ministero non vuol mettere a disposizione i fondi per l'acquisto del vaccino da destinare ai bovini». L'appello: «Sollecitiamo la Assl di farsi carico della vaccinazione dei bovini destinati alla compravendita, studiando eventualmente un sistema di ticket da far pagare agli allevatori». (s.d.)