Olimpiadi del talento gli alunni del Dettori grandi protagonisti
Quarto posto assoluto e prestigioso premio della critica La squadra tempiese supera con abilità prove impegnative
TEMPIO. Quarti, nella classifica definitiva, su un totale di 1500 squadre. Sei liceali galluresi (quanti ne servivano per costituire una “squadra” a norma di regolamento) su più di 10mila studenti di centinaia di istituti scolastici sparsi nelle venti regioni del Paese. Se il bottino non è pieno, tanta è, comunque, la soddisfazione. Il Liceo “Dettori” non solo tiene alto l’onore di un’intera regione, ma, arrivando 4° nella finale dell’ottava edizione delle Olimpiadi della Cultura e del Talento, sfiora di un’inezia il podio. I sei studenti (Matteo Bicchiri, Alessandro Casu, Silvia Deidda, Gianni Ladu, Elena Loddo, Gabriele Muzzu) e le due insegnanti (Maria Lucia Riccio e Pasqua Tanca) che li hanno seguiti in questa straordinaria avventura conquistano però più di un riconoscimento di prestigio.
Oltre al quarto posto assoluto, ottenuto alle spalle di due scuole piemontesi e di un liceo del Lazio, portano a casa altri 2 titoli di valore: il premio della critica (che è spesso qualcosa di molto simile all'equivalente del primo posto assoluto) e il secondo posto di Gabriele Muzzu nella classifica dei migliori talenti musicali. Svoltasi nella cittadina laziale di Tolfa, la finalissima delle Olimpiadi della Cultura e del Talento ha ospitato le 43 squadre che avevano superato la terribile selezione delle eliminatorie di Istituto e delle semifinali. Una scrematura severissima che ha salvato solo i team più affiatati e preparati. I ragazzi del “Dettori”, vestiti con la t-shirt della loro scuola e sempre muniti del vessillo dei 4 mori, si sono fatti valere nei tre giorni delle prove. Tra queste, un percorso a ostacoli con test di logica e matematica, la realizzazione di un cortometraggio sull'incredibile sparizione del nuraghe Majori e la rappresentazione di un originale testo teatrale. Hanno dimostrato di essere una squadra ben assortita e di sapersela cavare di fronte a prove impegnative, come quella che li ha visti commentare lo scenario politico della Francia degli ultimi giorni, prendendo spunto da una semplice immagine di Jean-Marie Le Pen. Molti applausi hanno accompagnato le loro performance in un crescendo di risultati che, di prova in prova, si sono fatti sempre più positivi. «Tutto questo - dichiara la professoressa Riccio, docente-tutor e organizzatrice della squadra tempiese – si è svolto all’interno di una pluralità di accenti e parlate, in un crogiuolo di italianità. È stata poi una esperienza raccomandabile perché i ragazzi mettono in atto ciò che realmente sanno, in un confronto tra coetanei stimolante e costruttivo”. A rendere possibile l’esperienza, oltre all’approvazione della dirigente del “Dettori”, la professoressa Francesca Currò, ha contribuito il Comune di Tempio col suo patrocinio. A Torino, la sindaca Chiara Appendino, prima della finale, aveva incontrato i liceali dell’Alfieri che avevano vinto la precedente edizione. Qualcosa di simile, nel corso di una cerimonia tutta da organizzare, potrebbe fare anche Biancareddu, un ex del Dettori, scuola di cui potrà sentirsi sempre più fiero.