Assolto l’ufficiale giudiziario che non notificò 1300 atti
Alessandro Guerci in Tribunale è stato riconosciuto non colpevole dell’accusa di mancata notifica di migliaia di atti civili e penali
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TEMPIO. Alessandro Guerci, l’aiutante ufficiale giudiziario dell’Ufficio Unep del tribunale di Tempio è stato assolto, ieri, dall’accusa di mancata notifica di migliaia di atti civili e penali. L’assoluzione, sollecitata dal pm Angelo Beccu, è giunta dopo le arringhe dei difensori del funzionario, gli avvocati Mauro Muzzu e Domenico Putzolu, che hanno improntato la loro tesi difensiva sull’esubero di atti che venivano assegnati al funzionario. Il quale venne anche sospeso per sei mesi (senza stipendio) dal servizio dalla commissione disciplinare del ministero della Giustizia per aver tenuto un «comportamento negligente, di insufficiente e persistente scarso rendimento, in particolare per l’omessa notifica di centinaia di atti penali richiesti dal tribunale e dalla Procura della repubblica, nonché per aver eseguito con ritardo la notifica degli atti relativi agli anni che vanno dal 2011 al 2013». Fatti accertati dall’inchiesta che aperta dalla procura della Repubblica e affidata agli uomini del commissariato di Tempio, che accertarono l’omessa notifica di oltre 1300 atti, molti dei quali relativi a delicati procedimenti penali che vennero, per la mancata notifica, dichiarati nulli. La teste chiamata dalla difesa, una funzionaria del ministero della giustizia e rappresentante sindacale del personale Unep, ha riferito in aula che il «carico di lavoro affidato all’aiutante ufficiale giudiziario era gravosissimo, tanto che l’impossibilità di portare a termine tali incombenze erano state segnalate agli uffici di presidenza ai quali era stato sollecitato, e mai ottenuto, anche un incontro per poter spiegare il motivo di tanti disservizi». L’aiutante ufficiale giudiziario si è sempre difeso sostenendo che «la situazione geografica della Gallura rende difficile smaltire tutto il lavoro, mentre i disservizi e le negligenze sono da attribuire alla carenza di personale e non certo alla condotta dell’unico ufficiale giudiziario in servizio presso l’Unep di Tempio».