Società partecipate, riconfermata la Geseco
Arzachena, la multiservizi del Comune ha i requisiti per essere mantenuta: sì unanime del Consiglio
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ARZACHENA. La Geseco, la multiservizi del Comune, ha tutti i requisiti per essere mantenuta e non alienata. Il Consiglio approva all'unanimità la delibera sulla ricognizione delle partecipate, un adempimento formale legato al piano di razionalizzazione delle società in house. Unanimità anche per il bilancio consolidato che unisce i dati di bilancio del Comune a quelli della Geseco. Nel 2016 i ricavi della partecipata per prestazioni in house sono stati di oltre 1 milione 870mila euro. A questi si sono aggiunti circa 463mila euro di ricavi provenienti dalla gestione dei siti archeologici, oltre 219mila dal bar ristorante Capriccioli, 148mila 500 euro dai parcheggi di Capriccioli e quasi 3mila 500 di ricavi per altri servizi. Fra i costi figurano quelli del personale di oltre 2 milioni, circa 142mila per l'acquisto di materie prime, consumo e merci, quasi 332mila per servizi esterni. In aula si fa chiarezza sulla querelle legata a una richiesta di accesso agli atti relativi alla comunità alloggio minori, gestita dalla multiservizi, presentata dall’opposizione Nuova Arzachena. «C'è stato un errore nell'applicazione dell'iter – spiega il sindaco Ragnedda -, è stato seguito quello per i privati, mentre per i consiglieri accedere agli atti è un diritto speciale, la documentazione richiesta è stata poi consegnata. Non c'è stato alcun condizionamento da parte dell'amministrazione». Replicano dai banchi dell'opposizione. «Rimangono da chiarire alcuni aspetti legati alle motivazioni – dice la capogruppo Maria Giagoni -. Non ci state dando il numero degli educatori presenti nella comunità minori a luglio e agosto. La richiesta era stata fatta in seguito a segnalazioni, alcuni turni risulterebbero scoperti». Aggiunge Dorotea Fiori che «va fatta chiarezza anche sui bandi relativi agli educatori del centro e su alcune criticità». Il presidente del Consiglio, Rino Cudoni, garantisce che la questione sarà approfondita. «Sono d'accordo nel mantenere la società – dice il consigliere di Arzachena bene comune, Gigi Astore -, ma vanno riviste le convenzioni e i servizi affidati, la maggior parte scadono a fine anno, bisogna rinnovarli. Negli ultimi anni alcuni sono stati gestiti malissimo. Inoltre, la Geseco svolge attività solo su affidamenti del Comune, non ha mai preso in considerazione la possibilità di effettuare servizi esterni o di promuovere propri progetti attraverso la partecipazione a bandi regionali o dell'Ue. Eppure la legge glielo consente». (w.b.)