Da mesi niente più test audiometrico per i neonati
Da circa sei mesi non è più possibile fare a Olbia e Tempio lo screeening audiometrico con le otoemissioni ai neonati. Un test importantissimo, da fare nei primissimi mesi di vita, per capire se il...
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Da circa sei mesi non è più possibile fare a Olbia e Tempio lo screeening audiometrico con le otoemissioni ai neonati. Un test importantissimo, da fare nei primissimi mesi di vita, per capire se il bambinopossa avere difetti di udito: ed è proprio in questo periodo che si può intervenire con successo.
Il caso è stato sollevato da alcune donne che hanno chiamato il nido dell’ospedale di Olbia per avere notizie sul test. «La persona che mi ha risposto al telefono - racconta una neo mamma, il cui bambino è nato pochi giorni fa - è stata gentilissima, ma era davvero mortificata perché non aveva risposte positive da darmi. Mi ha detto infatti che questo test non si fa più e che avrei dovuto rivolgermi a Sassari». Il secondo tentativo è stato fatto con la Pediatria di Tempio. «Ho chiamato anche lì, con la speranza di essere più fortunata. Ma anche in questo caso è andata male. E per me, che non ho la macchina e che ho una situazione familiare un po’ delicata, sarà un grande disagio andare a Sassari». Ma che cosa è successo? Non è stato rinnovato il contratto al tecnico audiometrista che, sino a sei mesi fa, faceva il test gratuitamente in ospedale e che oggi sarebbe disponibile soltanto a pagamento nel suo studio privato.
«Il problema è che non tutti possono pagare - dice ancora la neo mamma - e non riesco a capire come mai un esame così importante non debba essere più garantito».
Tra l’altro, sino a quando il test audiometrico veniva fatto regolarmente sia all’ospedale di Olbia che in quello du Temoio, l’adesione allo screening era totale: tutte le donne che partorivano al Giovanni Paolo II e al Paolo Dettori sottoponevano i loro piccoli al controllo. (s.p.)
Il caso è stato sollevato da alcune donne che hanno chiamato il nido dell’ospedale di Olbia per avere notizie sul test. «La persona che mi ha risposto al telefono - racconta una neo mamma, il cui bambino è nato pochi giorni fa - è stata gentilissima, ma era davvero mortificata perché non aveva risposte positive da darmi. Mi ha detto infatti che questo test non si fa più e che avrei dovuto rivolgermi a Sassari». Il secondo tentativo è stato fatto con la Pediatria di Tempio. «Ho chiamato anche lì, con la speranza di essere più fortunata. Ma anche in questo caso è andata male. E per me, che non ho la macchina e che ho una situazione familiare un po’ delicata, sarà un grande disagio andare a Sassari». Ma che cosa è successo? Non è stato rinnovato il contratto al tecnico audiometrista che, sino a sei mesi fa, faceva il test gratuitamente in ospedale e che oggi sarebbe disponibile soltanto a pagamento nel suo studio privato.
«Il problema è che non tutti possono pagare - dice ancora la neo mamma - e non riesco a capire come mai un esame così importante non debba essere più garantito».
Tra l’altro, sino a quando il test audiometrico veniva fatto regolarmente sia all’ospedale di Olbia che in quello du Temoio, l’adesione allo screening era totale: tutte le donne che partorivano al Giovanni Paolo II e al Paolo Dettori sottoponevano i loro piccoli al controllo. (s.p.)