tribunale
In cinque finiscono a processo per falsi contratti di lavoro
OLBIA. Sono finiti a processo in sei. La posizione di un imputato, Simone Balzano, difeso dall’avvocato Antonello Fadda è stata stralciata, e ieri mattina è stata trattata davanti al giudice...
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OLBIA. Sono finiti a processo in sei. La posizione di un imputato, Simone Balzano, difeso dall’avvocato Antonello Fadda è stata stralciata, e ieri mattina è stata trattata davanti al giudice monocratico del tribunale di Tempio Andrea Pastori – pubblico ministero Gianmarco Vargiu – che ha dichiarato la prescrizione dei reati contestati. Era accusato di truffa aggravata e continuata. Secondo l’accusa si sarebbe fatto consegnare delle somme da due immigrati facendogli credere che avrebbe sanato la loro posizione di clandestinità, producendo false dichiarazioni. Ieri, la dichiarazione della prescrizione.
Gli altri cinque imputati, invece, dovranno comparire davanti al tribunale in composizione collegiale perché la Procura ipotizza nei loro confronti il reato di associazione per delinquere. Il processo si aprirà il 18 luglio.
Stando alle accuse, i cinque, in associazione tra loro, avrebbero prodotto false dichiarazioni attestando l’esistenza di rapporti di lavoro con immigrati per usufruire delle agevolazioni previste in materia di assunzioni di cittadini extracomunitari clandestini. Dovranno difendersi da queste ipotesi di reato: Nicolò Mauro Meloni Bonanno e Younis Mohammad, entrambi difesi dall’avvocato Monica Cazzari, Said Lachhed, assistito dall’avvocato Mauro Muzzu, Abderrahim Laarche, assistito dall’avvocato Carlo Selis e Jaherul Islam difeso dall’avvocato Michele Saba, tutti residenti i città. (t.s.)
Gli altri cinque imputati, invece, dovranno comparire davanti al tribunale in composizione collegiale perché la Procura ipotizza nei loro confronti il reato di associazione per delinquere. Il processo si aprirà il 18 luglio.
Stando alle accuse, i cinque, in associazione tra loro, avrebbero prodotto false dichiarazioni attestando l’esistenza di rapporti di lavoro con immigrati per usufruire delle agevolazioni previste in materia di assunzioni di cittadini extracomunitari clandestini. Dovranno difendersi da queste ipotesi di reato: Nicolò Mauro Meloni Bonanno e Younis Mohammad, entrambi difesi dall’avvocato Monica Cazzari, Said Lachhed, assistito dall’avvocato Mauro Muzzu, Abderrahim Laarche, assistito dall’avvocato Carlo Selis e Jaherul Islam difeso dall’avvocato Michele Saba, tutti residenti i città. (t.s.)