La Nuova Sardegna

Olbia

l’inchiesta  

Il 42enne aveva assunto droghe

Eseguita l’autopsia sul giovane morto per emorragia cerebrale

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OLBIA. È stata eseguita ieri l’autopsia sulla salma del 42enne di Olbia morto per un’emorragia cerebrale. Una morte sospetta, sulla quale la Procura di Tempio ha aperto un’indagine per verificare le cause del decesso (l’ipotesi di reato contro ignoti è morte come conseguenza di altro reato). Un atto più che altro tecnico, necessario per disporre gli accertamenti. L’autopsia eseguita all’ospedale di Nuoro, dove il 42enne è morto dopo essere stato trasportato dall’ospedale di Olbia, ha escluso qualsiasi tipo di violenza che possa aver provocato l’emorragia cerebrale. È emersa invece una massiccia assunzione di sostanze stupefacenti risultate letali in un quadro clinico già grave (il giovane era affetto da alcune patologie). Il sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli che sta seguendo il caso, ha disposto la restituzione della salma ai familiari per il funerale.

Il rito funebre era stato rinviato proprio perché la Procura di Tempio aveva disposto l’autopsia. Una morte improvvisa, quella del giovane olbiese, sposato e con tre figli.

Dopo essere stato portato all’ospedale di Olbia, il 42enne era stato trasportato d’urgenza al San Francesco di Nuoro, dove è morto poco dopo l’arrivo per una emorragia cerebrale. Inutile ogni tentativo di salvargli la vita, ma al momento del decesso la cartella medica è stata inviata alla procura della Repubblica del tribunale di Tempio. In pratica, i medici nuoresi avrebbero riscontro qualche anomalia, al punto da sottoporre il caso ai carabinieri della compagnia di Nuoro e poi alla magistratura competente, cioè quella gallurese. (t.s.)

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