La Nuova Sardegna

Olbia

Gli studenti imparano l’arte del saltimbanco

Gli studenti imparano l’arte del saltimbanco

Alla media Diaz il progetto dell’associazione Mediterrarte e della compagnia "Un chapiteau parapluie"

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OLBIA. C'è chi ha paura dei clown e chi prova a diventarlo. È il caso degli alunni della scuola media Diaz, che ieri hanno partecipato alla prima lezione del progetto "L'arte del saltimbanco". Un'iniziativa a più voci: si è partiti dal bando promosso dal Comune che ha trovato la risposta dell'associazione culturale Mediterrarte che, in collaborazione con la compagnia "Un chapiteau parapluie", ha messo su un laboratorio dedicato alla scuola. Sono una ventina gli studenti delle classi prime, seconde e terze che si sono alzati presto anche di sabato e nella palestra dell'istituto hanno partecipato alle prime nozioni di arte circense. «Felici di aver ricevuto il finanziamento per questo laboratorio, la risposta è stata ottima da parte della scuola – dice Felice Catasta, vice presidente di Mediterrarte –, oggi diamo la possibilità di avvicinarsi al mondo del saltimbanco, ma il nostro progetto è più ampio e coinvolge anche altri istituti, come il liceo artistico con una produzione teatrale». Si cercava un'idea stimolante, e l'assessore alla Pubblica istruzione Sabrina Serra è soddisfatta: «Volevamo spunti che potessero rompere la routine quotidiana, l'associazione ha partecipato con un progetto ampio e che prevede anche altre attività nel periodo natalizio. Si parte dalla scuola ma non ci si ferma qui, ci si allarga alla città. E l'arte circense può essere un modo anche per sviluppare le capacità relazionali per ragazzi e ragazze, che tendono sempre più a chiudersi». Oltre agli studenti, anche la preside e le docenti-tutor faranno uno strappo alla regola e varcheranno i cancelli di scuola anche fuori dall'orario scolastico. «Ma è un piacere, crediamo molto in questo laboratorio e per i ragazzi è una grande opportunità, dispiace non essere riusciti ad includere tutti», così le docenti. Mentre il dirigente Fabiola Martini dice: «Il Comune si dimostra attenta alle esigenze dei giovani, gli alunni collaboreranno tra loro e incrementeranno le relazioni oltre i banchi di scuola». Alla fine del laboratorio ci sarà lo spettacolo finale, «Interamente fatto dai ragazzi – dice Daniela Bandinu, artista di Un chapiteau parapluie con Fedro Muliello –, che impareranno a utilizzare tutti gli strumenti circensi».(p.a.)

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