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Falsa testimonianza su una firma una 69enne rinviata a giudizio

Falsa testimonianza su una firma una 69enne rinviata a giudizio

TELTI. Aveva negato davanti al giudice di aver predisposto la scrittura privata nella quale si dichiarava che il marito aveva ricevuto un prestito di 10mila euro, ma è stata incastrata da una perizia...

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TELTI. Aveva negato davanti al giudice di aver predisposto la scrittura privata nella quale si dichiarava che il marito aveva ricevuto un prestito di 10mila euro, ma è stata incastrata da una perizia grafica da cui è risultato che quella scrittura fosse proprio la sua. Carolina Maria Barone, 69 anni, di Telti, è stata rinviata a giudizio dal gup Caterina Interlandi con l’accusa di falsa testimonianza finalizzata alla truffa. Accuse da cui dovrà difendersi nel processo che comincerà a settembre. La vittima, colui che aveva prestato i 10mila euro, si è costituito parte civile con l’avvocato Luca Tamponi con una richiesta di risarcimento di 20mila euro.

La vicenda risale al 2015 quando la persona offesa presta i soldi al marito della Barone consegnandogli due assegni. Viene stilata una scrittura privata nella quale si attesta il prestito ricevuto. Passano gli anni e i soldi non vengono restituiti. Quindi, la questione finisce in tribunale con una causa civile per riavere indietro il prestito. Ma il marito dell’imputata disconosce la sua firma. E sentita come testimone nell’udienza civile, la moglie nega – così come riporta il capo d’imputazione – di aver partecipato alla compilazione della scrittura privata. Ma quanto negato dalla donna (difesa d’ufficio dall’avvocato Maria Caterina Pisano) è stato smentito dalla perizia grafica del consulente tecnico. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero, accolta dal gup che l’ha mandata a processo.

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