La Nuova Sardegna

Olbia

Con il cambio di destinazione delle aree ritorna in pista il progetto Quay Royal

Con il cambio di destinazione delle aree ritorna in pista il progetto Quay Royal

La telenovela della Quay Royal inizia nel 2004, quando la misteriosa società Italian Blue Llc, con sede nel Wyoming, chiede all’Autorità portuale la concessione del molo Brin per 50 anni per...

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La telenovela della Quay Royal inizia nel 2004, quando la misteriosa società Italian Blue Llc, con sede nel Wyoming, chiede all’Autorità portuale la concessione del molo Brin per 50 anni per realizzarvi l’approdo per mega yacht. A questa richiesta ne segue una seconda della General port services, società di imprenditori locali attivi nel settore della nautica tra cui Mauro Putzu e Antonino Bagatti. I due gruppi, anziché farsi la guerra, formano una cordata e danno vita alla Quay Royal. Il progetto ha dalla sua il sindaco Settimo Nizzi e il centrodestra, ma riceve vari no. Da Provincia, Regione e ministero delle Infrastrutture, che lo cassa perché Olbia non ha un piano regolatore del porto. La società, però, non ritira mai il progetto e 7 anni dopo il Comune, in conferenza di servizi, deve ribadire il suo no. Ma quella decisione viene poi cancellata dalla sentenza del Tar. Ora l’adeguamento tecnico funzionale e la destinazione del Molo Brin a porto turistico riapre la partita. (g.d.m.)

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