La Nuova Sardegna

OLBIA. L’istituto tecnico Deffenu ha deciso la didattica a distanza per gli studenti pendolari in arrivo da San Teodoro. Il provvedimento è stato comunicato ai genitori degli alunni subito dopo che il sindaco del paese, Rita Deretta, ha istituito la zona rossa in seguito alla scoperta di diversi casi di positività alla variante inglese del Covid-19. Il provvedimento della dirigente scolastica Salvatorica Scuderi è valido fino al 9 marzo. Il provvedimento tuttavia non è piaciuto a tutti i genitori dei pendolari. Secondo alcuni sarebbe eccessivo. «La decisione – afferma la madre di un alunno – riguarda solo i ragazzi iscritti al Deffenu mentre tutti gli altri provenienti da San Teodoro verso gli altri istituti di Olbia, licei, tecnici e professionali, viaggiano regolarmente come pendolari usufruendo dei mezzi di trasporti pubblici messi a disposizione ed entrano regolarmente a frequentare in presenza le lezioni. Faccio notare anche che non è stata emanata a oggi dal sindaco di Olbia nessuna ordinanza che prevedesse il blocco in entrata delle persone provenienti dalle zone rosse». La donna afferma di aver tentato di parlare con la dirigente ma di non esserci riuscita. «La didattica a distanza – conclude – non è un metodo che si può utilizzare con tutti gli studenti, perché molti appartengono alla categoria dei Bes e di conseguenza devono essere seguiti per legge con adeguate metodologie. Spero che si trovi una soluzione per il bene dei ragazzi che a causa di questa pandemia pagano un prezzo altissimo che avrà conseguenze in futuro».

L’istituto Deffenu in questi giorni è anche alle prese con il problema del sovraffollamento: non ci sono aule a sufficienza e, come comunicato dalla dirigente scolastica, è al momento sfumata la soluzione proposta dalla Provincia che aveva annunciato la disponibilità di otto aule nell’aerostazione. Domani la preside ha convocato una conferenza stampa.