aeroporto costa smeralda
Pista lunga già operativa decollato il primo volo
OLBIA. Il Covid ha fatto danni enormi anche al trasporto aereo ma prima o poi finirà e l’aeroporto Costa Smeralda si farà trovare pronto alla ripresa del traffico – si spera fin da questa estate...
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OLBIA. Il Covid ha fatto danni enormi anche al trasporto aereo ma prima o poi finirà e l’aeroporto Costa Smeralda si farà trovare pronto alla ripresa del traffico – si spera fin da questa estate – con una pista allungata capace di accogliere aerei di stazza maggiore rispetto a quelli conosciuti fin qui. Lo annuncia la Geasar, la società di gestione ex Alisarda spa e ora di proprietà del Gruppo F2i Ligantia: l’altro ieri mattina alle 7, dalla pista lunga è decollato il primo volo, un aereo Alitalia, visto che oltre a Karim Aga Khan non c’è più neanche l’ex Meridiana. I lavori di prolungamento e di completo rifacimento della pista erano cominciati nel febbraio e si erano fermati un mese e mezzo dopo, a ripavimentazione praticamente ultimata, in seguito all’esplosione del Covid e al conseguente lockdown. L’allungamento vero e proprio – spiega una nota della società di gestione – è avvenuto alla ripresa. Dall’altro ieri, la pista dello scalo olbiese è lunga 2740 metri. «Oltre – informa Geasar – all’allungamento di circa 300 metri nel lato 23 della pista, quello rivolto verso il mare e la statale 125, i lavori hanno permesso il recupero di ulteriori 150 metri grazie alla rimozione di alcuni ostacoli aeronautici che non consentivano di utilizzare una parte della infrastruttura in atterraggio dal lato 23».
Realizzati anche un nuovo raccordo di circa 500 metri per l’ingresso sulla nuova testata e ampliata la cosiddetta Resa (Runway End Safety Area) nella testata opposta, la 05: un’area di sicurezza al termine della pista per ridurre i rischi in caso di problemi in fase di atterraggio o decollo.
Le ultime lavorazioni si concluderanno entro metà maggio, ma l’intera pista è già operativa. «La pandemia – commenta la Geasar – non ha fermato le complesse attività di realizzazione dell’opera, la quale ha subito solo parziali rallentamenti i cui impatti sono stati limitati grazie all’impegno profuso dalle oltre 150 maestranze impiegate nei lavori e dai tecnici e ingegneri di Adr Infrastrutture, Geasar, Engineering Service e Enav, nonché da quelli di Enac nel ruolo istituzionale di autorità di controllo e degli enti di Stato. Tutti hanno messo in campo, oltre alle proprie competenze, anche l’orgoglio di veder completata un’opera all’avanguardia tecnologico-costruttiva, nonché di rilevanza strategica per il territorio».
La riqualificazione e l’allungamento pista, ricorda la società di gestione, «si inseriscono nell’ambito del piano di investimenti di Geasar finalizzato ad adeguare la capacità aeroportuale alle previsioni di crescita del traffico nei prossimi anni. Tali interventi, inoltre, permetteranno di gestire con maggiore efficacia operativa le movimentazioni degli aeromobili di grandi dimensioni detti “a doppio corridoio” e a incrementare il range operativo degli aerei in partenza grazie ad una maggiore distanza utile al decollo». Dunque, ora la pista c’è. Devono tornare i passeggeri.
Realizzati anche un nuovo raccordo di circa 500 metri per l’ingresso sulla nuova testata e ampliata la cosiddetta Resa (Runway End Safety Area) nella testata opposta, la 05: un’area di sicurezza al termine della pista per ridurre i rischi in caso di problemi in fase di atterraggio o decollo.
Le ultime lavorazioni si concluderanno entro metà maggio, ma l’intera pista è già operativa. «La pandemia – commenta la Geasar – non ha fermato le complesse attività di realizzazione dell’opera, la quale ha subito solo parziali rallentamenti i cui impatti sono stati limitati grazie all’impegno profuso dalle oltre 150 maestranze impiegate nei lavori e dai tecnici e ingegneri di Adr Infrastrutture, Geasar, Engineering Service e Enav, nonché da quelli di Enac nel ruolo istituzionale di autorità di controllo e degli enti di Stato. Tutti hanno messo in campo, oltre alle proprie competenze, anche l’orgoglio di veder completata un’opera all’avanguardia tecnologico-costruttiva, nonché di rilevanza strategica per il territorio».
La riqualificazione e l’allungamento pista, ricorda la società di gestione, «si inseriscono nell’ambito del piano di investimenti di Geasar finalizzato ad adeguare la capacità aeroportuale alle previsioni di crescita del traffico nei prossimi anni. Tali interventi, inoltre, permetteranno di gestire con maggiore efficacia operativa le movimentazioni degli aeromobili di grandi dimensioni detti “a doppio corridoio” e a incrementare il range operativo degli aerei in partenza grazie ad una maggiore distanza utile al decollo». Dunque, ora la pista c’è. Devono tornare i passeggeri.