La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia: Libere energie a servizio degli ultimi, ma i soldi non bastano più

Olbia: Libere energie a servizio degli ultimi, ma i soldi non bastano più

L’associazione: «Aumentano i bisognosi e ci sosteniamo solo con le donazioni»

06 maggio 2021
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OLBIA. La situazione è sempre molto delicata. La pandemia ha messo in ginocchio la società e, di conseguenza, continua ad aumentare il numero delle persone che non riescono neanche a fare la spesa o pagare l’affitto e le bollette.

Per questo Ginetto Mattana, presidente dell’associazione Libere energie, nata per aiutare i senzatetto ma da oltre un anno in prima linea anche per arginare le nuove povertà create dalla crisi, ha scritto una lettera aperta per tenere alta l’attenzione e chiedere anche una nuova mano agli olbiesi.

«A Olbia la situazione non è diversa da altre parti d’Italia. Tante famiglie si rivolgono ai servizi sociali del Comune e alle organizzazioni come la nostra che, dal primo lockdown, hanno cambiato il profilo delle persone assistite – spiega Mattana -. Mentre prima la nostra attenzione era più rivolta ai senzatetto, ora le famiglie in difficoltà sono la priorità, soprattutto dove sono presenti figli. Ciò implica un maggiore sforzo, maggiori risorse umane e finanziarie. Lo scorso anno, fino alla fine, abbiamo avuto un forte sostegno da privati e imprese. Inoltre in quel periodo avevamo già ricevuto una prima trance del contributo del bando comunale 2020 per la nostra categoria, pubblicato a dicembre come il precedente. Dai primi di questo 2021, invece, le donazioni di una certa rilevanza, sia soldi che generi di prima necessità, sono venute meno e il bando dell’assessorato ai Servizi sociali ancora non è uscito».

Una situazione non facile, dunque, per chi ogni giorno tende la mano alle persone in difficoltà. «Ci stiamo sostenendo principalmente dalle donazioni dei volontari, degli amici e dei cittadini. Piccoli ma costanti gesti che finora ci hanno permesso di sostenere le spese di mantenimento e di poter inoltre acquistare alimenti da aggiungere a quelli che riceviamo in dono – prosegue Mattana -. Le spese di mantenimento, come affitto, gasolio, utenze, superano i mille euro mensili. Importo che per noi è diventato gravoso. Ma non per questo ci fermiamo, anzi aumentiamo il nostro impegno iniziando, o meglio riprendendo, dal 15 maggio, l’iniziativa “Merenda con loro”, nella nostra sede di via Bramante». (d.b.)
 

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