La Maddalena, nessuno vuole fare il direttore: Donno “salva” il Parco
Dopo le dimissioni di Zanelli l'ente era senza una guida. I dipendenti non danno la disponibilità a ricoprire l'incarico
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LA MADDALENA. Cercasi direttore del Parco disperatamente. Ma nessuno vuole ricoprire questo incarico. Alla fine a “salvare” l’ente, senza guida da tre settimane dopo le dimissioni di Michele Zanelli, è Yuri Donno, biologo dell’ente, già direttore facente funzioni con il presidente Giuseppe Bonanno e con il commissario Leonardo Deri, entrato nella terna di direttore nel Parco delle Cinque Terre. Donno, come gli altri dipendenti di area C del Parco maddalenino a cui era stata chiesta la disponibilità a ricoprire l’incarico a tempo, Antonella Gaio, Paola Brundu ed Emanuela Rio, aveva risposto negativamente. Ma le sue motivazioni «non sono state considerate significative per escludere l’opportunità di ricoprire l’incarico».
Il direttore Michele Zanelli, già il 2 luglio, aveva comunicato con tre mesi di preavviso l’intenzione di dimettersi per motivi personali. Il 31 luglio il Consiglio direttivo aveva deliberato il nuovo avviso pubblico per individuare una terna di candidati direttore da sottoporre al ministero. Il 23 settembre il presidente del Parco, Fabrizio Fonnesu, vista l’urgenza di nominare un direttore facente funzioni, aveva chiesto la disponibilità ai dipendenti di area C dell’ente. Tutti e quattro avevano negato la disponibilità. A quel punto i consiglieri del direttivo avevano chiesto a Zanelli di revocare le dimissioni, richiesta respinta.
Da qui la richiesta prima di un direttore a scavalco all’Amp di Capo Carbonara. Respinta. Poi di un funzionario dell’Arpas. Infine una nuova richiesta di disponibilità ai dipendenti Brundu, Gaio e Rio. Negata. Poi la comunicazione della volontà di attribuire l’incarico a Donno. Le sue competenze, sono ordinaria amministrazione e relazione del bilancio.
