La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, dopo il dissequestro riparte il cantiere sulla strada crollata a Monte Pino

Tiziana Simula
Il cantiere di Monte Pino
Il cantiere di Monte Pino

Un'impresa romana gestirà l'appalto sulla provinciale collassata sotto la furia dell'alluvione otto anni fa

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OLBIA. La ricostruzione della strada crollata di Monte Pino può cominciare. L’Anas ha consegnato ieri, 28 ottobre,  all’impresa appaltatrice i lavori di ripristino della viabilità interrotta otto anni fa, quando la provinciale 38 bis collassò sotto la furia dell’alluvione che il 18 novembre 2013 colpì la Gallura, trascinando nella voragine tre vite. Una ricostruzione attesa da tempo e a dir poco travagliata.

Passata attraverso un primo appalto, la successiva rescissione del contratto all’impresa aggiudicataria, l’inchiesta della Procura col sequestro dei cantieri a causa di cedimenti nelle opere realizzate, il dissequestro avvenuto dopo un anno e, infine, il via alla ricostruzione.

A eseguire i lavori sarà l’impresa Italiana costruzioni infrastrutture, di Roma – la stessa che sta realizzando i lotti 3, 5 e 6 della Sassari Olbia – che, con un accordo quadro, metterà in sicurezza il cantiere, demolirà le opere danneggiate e ricostruirà la strada crollata. Lo farà in sedici mesi. L’intervento costerà 6 milioni e mezzo di euro.

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