La Nuova Sardegna

TEMPIO. Si celebra oggi, alle 10.30 nella cattedrale di San Pietro, il funerale di Antonello Menicucci, l’architetto tanto apprezzato dai tempiesi per le sue qualità umane e l’alto spessore culturale. Tra le numerose creazioni che hanno visto la luce grazie al suo ingegno spicca il Cedap, l’ex struttura per l’allevamento delle trote trasformata, nello stile e nella sua destinazione d’uso, in uno dei musei più belli dell’isola, oggi meta di escursionisti e cultori di arte. Un museo rispettosamente innovativo e in sintonia con il suo contesto di appartenenza, come se il suo ideatore gli avesse voluto conferire i tratti della sua elegante personalità. Sempre vicino ai problemi della città, portatore di idee e contributi teorici di rara qualità, sostenitore di tante associazioni, Menicucci è sempre stato considerato a Tempio uno dei punti di riferimento del dibattito culturale. “Esteta” è la parola che meglio potrebbe assembrarne le tante qualità, professionali e non solo. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo geniale, anticonformista intellettuale mai ostentato e di grande apertura mentale. In eredità tante sue opere nell’isola, a Pattada, Portisco, San Pasquale Olbia, Tempio e Fordongianus. (g.pu.)