La Nuova Sardegna

Olbia

Loiri Porto San Paolo arriva il sì definitivo al Piano urbanistico

Loiri Porto San Paolo arriva il sì definitivo al Piano urbanistico

La Regione approva il Puc dopo un iter durato diversi anni Il sindaco Lai: «Un traguardo storico per tutta la comunità»

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LOIRI PORTO SAN PAOLO. Il Comune scongela le bottiglie di champagne rimaste al fresco per dieci anni. Il paese festeggia l’approvazione definitiva del Piano urbanistico comunale. La Regione, dopo il primo ok preliminare e condizionato di agosto ha apposto il sigillo definitivo di coerenza sulle nuove regole edilizie presentate dall’amministrazione del sindaco Francesco Lai. Con la firma della determina dell’assessorato regionale all’Urbanistica e la pubblicazione sul Buras, il bollettino regionale, il Puc è legge e sarà l’unico strumento urbanistico in vigore, adeguato e coerente con il Piano paesaggistico regionale e il Pai, il Piano di assetto idrogeologico. Emozionato e soddisfatto il primo cittadino, che con questo risultato scrive una pagina della storia amministrativa del Comune che si avvia a governare per l’ultimo scampolo di consiliatura. Una dote preziosa anche per la campagna elettorale di primavera in vista delle Comunali. «Un percorso non facile e pieno di ostacoli da superare – commenta radioso Lai –, a partire dal dimensionamento, propedeutico alla quantificazione dei volumi disponibili, per passare allo stralcio dei metri cubi richiesto dalla Regione su alcune aree perché non conformi al Decreto Floris o al Ppr. Sino all’ultimo scoglio legato all’interpretazione delle aree boscate a cui abbiamo risposto con uno studio di dettaglio per l’intero territorio. Un Puc che garantirà uno sviluppo armonico, permetterà la crescita dei borghi con circa 140 mila metri cubi tra interno e costa facendo attenzione al rispetto dei valori paesaggistici e alla nostra identità».

I numeri. Sono circa 60 mila i metri cubi in zona F turistica programmati in una decina di comparti. 29 mila le volumetrie residue delle vecchie zone F che con l’adeguamento del Puc e al Ppr reimmesse nella pianificazione possibile. Nelle zone C di espansione dei centri abitati 182 mila i metri cubi da sviluppare, concentrati nei centri di Loiri e Porto San Paolo. «Queste aree consentiranno di soddisfare la richiesta di nuove abitazioni per residenti nel centro abitato di Loiri e di realizzare quella ricucitura urbana di Porto San Paolo, tra la parte centrale del paese e l’area a mare».

Coerenza e tagli. Per ottenere la cosiddetta coerenza, ossia l’allineamento del Ppr e alla normativa in vigore, la Regione ha imposto dei tagli di volumi sulla prima pianificazione presentata. Avrà a disposizione per le future pianificazioni 54 mila metri cubi nella zona F turistica ancora da pianificare con le future varianti. Nel Puc non ci sarà solo spazio per il cemento abitativo. Previsti nuovi hotel, che andranno a dare risposte a una crescente richiesta di posti letto turistici di qualità. Opere pubbliche come il nuovo impianto sportivo a Porto San Paolo, aree parco, l’ampliamento in versione eco della marina di Porto San Paolo. «Uno strumento urbanistico sicuramente migliorabile, ma che intanto inizia a dare risposte concrete a chi le aspetta da oltre trent’anni – aggiunge Lai –. Basti pensare che la precedente variante al Piano di fabbricazione sostanziale è datata 1992».

Puc di tutti. Il primo cittadino, che aveva messo il Puc tra gli impegni elettorali, ricorda il grande impegno della sua amministrazione e non solo nel raggiungere l’obiettivo. E sceglie di condividerlo con gli amministratori che lo hanno preceduto, ognuno dei quali ha contribuito a mettere un tassello della pianificazione di Loiri Porto San Paolo. «Tagliamo un traguardo storico per la nostra comunità – conclude –. Un cammino non semplice, pieno di ostacoli superati volta per volta, con la costanza e la perseveranza di chi si è posto un obiettivo e lo vuole raggiungere. Un lavoro per il quale l’assessore Pinuccio Maludrottu si è speso senza risparmiarsi, con continui viaggi a Cagliari e confronti con i tecnici regionali. Senza dimenticare il contributo dato nel passato dai sindaci che mi hanno preceduti e a quello della Regione. L’adeguamento del Puc al Ppr e al Pai consente di pianificare e intervenire con regole certe, garantisce la certezza del diritto ai cittadini e agli investitori, e avrà ricadute sociali, economiche e occupazionali importanti».

L’iter. L’approvazione è il risultato finale di un percorso cominciato nel 2005 con le prime cartografie e linee guida, declinate in un Puc dal sindaco Giovanni Inzaina nel 2010, bocciato dalla Regione. Proseguito con Giuseppe Meloni, ripreso in mano da Lai che ne ha corretto previsioni di sviluppo e lo ha adeguato al Ppr e al Pai. A maggio 2020 dopo una lunga seduta di Consiglio il primo via libera con il voto compatto della maggioranza e quello contrario dell’opposizione. Poi l’invio a Cagliari del faldone di documenti per la verifica di coerenza. Arrivata prima dell’estate in forma condizionata, con un elenco di correzioni da fare e poi in forma definitiva nei giorni scorsi. (m.b.)



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