La Nuova Sardegna

Olbia

Cocktail e turismo, sfida dei bartender all’Ipsar Arzachena

di Claudio Inconis
Cocktail e turismo, sfida dei bartender all’Ipsar Arzachena

Davanti alla giuria, 19 studenti. Vince Gabriele Degortes Il preside Pannella: «Nuovo inizio dopo due anni di Covid»

12 marzo 2022
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ARZACHENA. A suon di cocktail per diventare i bartender di domani. Si è concluso con la premiazione simbolica del miglior “super barman” dell'istituto il secondo corso formativo allestito dall’Aibm (Associazione italiana bartender e mixologist) ospitato ieri dall'Ipsar di Arzachena. Mentre la Costa Smeralda, cui è intitolato l’istituto, vive i giorni convulsi del congelamento dei beni dei suoi ospiti russi più ricchi, la scuola manda avanti il suo compito di formazione dei professionisti del turismo. E proprio con il piglio da professionisti del settore, 19 studenti dell'istituto si sono alternati al bancone, sottoponendo i propri cocktail al giudizio della giuria tecnica e quella degustativa, composte da professori ed esperti del settore che hanno decretato la classifica finale. A spuntarla nella graduatoria è stato Gabriele Degortes, che ha preceduto Simone Bartolomeo e Mario Muggianu. Ma per tutti i partecipanti l'aspetto più importante è racchiuso nel bagaglio d'esperienza che si arricchisce di nuove competenze da far fruttare in futuro. Futuro a cui si vuole guardare con ottimismo dopo due anni difficili, come ricorda il dirigente scolastico Antonello Pannella: «Due anni fa di questo periodo iniziava il periodo complesso legato al Covid e le interruzioni delle attività in presenza, speriamo che questa giornata possa rappresentare un nuovo inizio per tutti noi a cominciare dai ragazzi e dalla possibilità, al di là del momento competitivo, di approfondire conoscenze utili e acquisire competenze immediatamente spendibili nel sempre più esigente mercato dell'accoglienza turistica». Nello specifico il corso Aibm ha proposto ai ragazzi una specializzazione sulla figura dei bartender, evoluzione del barman, come spiega il professore Tommaso Venturini che ha guidato il corso: «Si tratta di una figura che deve essere in grado di operare in modo rapido nella realizzazione di cocktail, differenziandosi dal barman che abbiamo visto specializzarsi in versioni più coreografiche e d'intrattenimento». Veloce ma con alta qualità, quindi, proprio come sono stati i ragazzi dell'Ipsar che hanno seguito il corso e hanno proposto alla giuria grandi classici da bancone come il Daiquiri e il Manhattan, mostrando competenza nel dosaggio e nella preparazione di ciascun cocktail, riconoscendo le caratteristiche chiave da rispettare e il modo corretto di presentarlo fino a cimentarsi nel servizio al tavolo. Ciascuno di questi momenti è stato esaminato e ha rappresentato un punto di valutazione nel concorso e, più in generale, uno spunto per formarsi in qualità di bartender del domani. Conclude Tommasini: «Gli studenti che hanno partecipato al corso Aibm provengono da tutte le classi, dalle seconde alle quinte, che hanno deciso di puntare su questa tipologia di figura professionale mostrando grande interesse e riuscendo, nonostante qualche difficoltà legata al Covid, a completare il corso in modo brillante. Un bel momento per loro e un segnale per tutto l'istituto».

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