La Nuova Sardegna

Olbia

«Gli olivastri di Luras patrimonio dell’Unesco»

«Gli olivastri di Luras patrimonio dell’Unesco»

La Regione vuol chiedere il riconoscimento per le piante millenarie

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LURAS. L'olivastro millenario di Luras è un bene di tutti e va valorizzato e tutelato. Lo sa bene anche la Regione che mesi fa aveva stanziato 150mila euro per il patriarca naturale. Ieri, l'assessore all'Ambiente, Gianni Lampis, lo ha visitato. «La Regione è convintamente impegnata nella tutela del paesaggio e dell'ambiente isolano e punta allo sviluppo e al rafforzamento della Rete ecologica regionale, costituita dal sistema dei parchi e delle aree marine protette e dai siti Rete Natura 2000, che contribuisce a valorizzare la biodiversità», ha detto l'assessore durante la visita al sito, con il sindaco Mauro Azzena. All'interno del sito si trova l'ulivo conosciuto come il "Patriarca della natura”, che è stato dichiarato, nel 2013 con decreto regionale, monumento naturale e rientra nella lista dei venti alberi secolari italiani da tutelare. L'albero ha circa 4000 anni ed è tra i più vecchi d'Europa.

«Un monumento naturale che si affaccia sulle sponde del lago Liscia, insieme ad altri ulivi selvatici molto antichi - ha aggiunto l'assessore - Un presidio identitario che rappresenta un'occasione di attrazione turistica per l'intero territorio. Perciò, la giunta regionale, convinta che l'olivastro millenario sia un bene di pregio della Sardegna, ha deciso di stanziare 150mila euro a favore del Comune per la tutela e la valorizzazione dell'intero sito che lo ospita. Un finanziamento che consentirà di completare le azioni di valorizzazione, tra queste, oltre gli interventi agronomici, la messa in sicurezza con la ricostruzione dei muretti a secco, le opere forestali di prevenzione contro gli incendi e la pavimentazione della strada d'accesso. La Regione valuta la possibilità di chiedere per l'olivastro millenario il riconoscimento come patrimonio dell'Unesco». (s.d.)

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