A Golfo Aranci chiuse 4 spiagge
di Marco Bittau
Il sindaco Mulas presenta una denuncia e scatena vigili e tecnici comunali a caccia di scarichi abusivi
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GOLFO ARANCI. Brutta sorpresa per l’esercito di bagnanti che ieri mattina marciava sotto il sole cocente verso le incantevoli spiagge di Golfo Aranci. Un cartello all’ingresso parla chiaro: divieto di balneazione. Uguale, niente bagno rigenerante. Di fatto, sono chiuse la terza, la quarta e la quinta spiaggia nel paese, stessa sorte per la piccola spiaggia del Villaggio Baja Caddinas.
L’ordinanza del sindaco Mario Mulas si è resa necessaria dopo che l’Arpas ha trasmesso al Comune l’esito delle analisi effettuate su un campione d’acqua di mare. I parametri di legge non sono risultati a norma e così il sindaco ha ordinato un indigesto divieto di balneazione che arriva proprio nel bel mezzo della stagione turistica e in un week end che si preannuncia a dir poco rovente. Furibondo, il sindaco Mulas ha immediatamente presentato una denuncia contro ignoti (per ora) e ha annunciato una campagna di controlli a tappeto per scovare uno per uno tutti gli scarichi abusivi che portano liquami inquinanti in mare. Insomma, una vera e propria dichiarazione di guerra.
«Adesso basta – dice il sindaco – il Comune di Golfo Aranci è parte lesa in questa vicenda: non abbiamo alcuna responsabilità ma da qualunque bagnante veniamo additati come colpevoli. Abbiamo presentato una denuncia contro ignoti, ma credo che presto i veri responsabili diventeranno notissimi. Da domani vigili urbani e tecnici comunali saranno al lavoro per passare al setaccio tutte le abitazioni e verificare gli scarichi. Non si faranno sconti a chi non è in regola, che si tratti del gestore del sistema idrico e fognario Abbanoa oppure di privati, abitazioni singole oppure alberghi, residence e ristoranti. Questa storia una volta per tutte deve finire».
Poiché secondo una prima rilevazione effettuata immediatamente da Abbanoa nella rete fognaria non risulterebbero problemi, nel mirino a quyesto punto ci sono gli scarichi privati, abitazioni o strutture turistiche.
Tanta rabbia da parte del sindaco Mario Mulas si spiega con la periodicità ormai puntuale con cui si verificano le anomalie riscontrate dall’Arpas di Sassari. Cioè tutte le estati, nel bel mezzo della stagione turistica, le analisi evidenziano anomalie e il sindaco ordina il divieto di balneazione. «È un grave danno all’immagine di Golfo Aranci – dice Mulas – noi investiamo tanto nella promozione turistica e diciamo ai visitatori che le nostre spiagge sono eccezionali, poi arrivano qui e trovano all’ingresso i cartelli di divieto di balneazione. Una beffa che non intendiamo più tollerare. Per questo abbiamo presentato una denuncia formale contro ignoti, almeno per ora. Infatti, appena i vigili e i tecnici comunali effettueranno la ricognizione per accertare la natura degli scarichi, credo che i responsabili diventeranno notissimi». «Nel frattempo – conclude il sindaco – noi continuiamo insieme ad Abbanoa a monitorare la situazione verificando lo stato della rete fognaria del paese».
Intanto per i bagnanti a Golfo Aranci anche quella di oggi (e presumibilmente pure quella di domani) sarà una giornata di penitenza. L’Arpas effettuerà subito nuove analisi ma per conoscere l’esito dovrebbe passare qualche giorno. Nel frattempo nelle quattro spiagge resta il divieto di balneazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ordinanza del sindaco Mario Mulas si è resa necessaria dopo che l’Arpas ha trasmesso al Comune l’esito delle analisi effettuate su un campione d’acqua di mare. I parametri di legge non sono risultati a norma e così il sindaco ha ordinato un indigesto divieto di balneazione che arriva proprio nel bel mezzo della stagione turistica e in un week end che si preannuncia a dir poco rovente. Furibondo, il sindaco Mulas ha immediatamente presentato una denuncia contro ignoti (per ora) e ha annunciato una campagna di controlli a tappeto per scovare uno per uno tutti gli scarichi abusivi che portano liquami inquinanti in mare. Insomma, una vera e propria dichiarazione di guerra.
«Adesso basta – dice il sindaco – il Comune di Golfo Aranci è parte lesa in questa vicenda: non abbiamo alcuna responsabilità ma da qualunque bagnante veniamo additati come colpevoli. Abbiamo presentato una denuncia contro ignoti, ma credo che presto i veri responsabili diventeranno notissimi. Da domani vigili urbani e tecnici comunali saranno al lavoro per passare al setaccio tutte le abitazioni e verificare gli scarichi. Non si faranno sconti a chi non è in regola, che si tratti del gestore del sistema idrico e fognario Abbanoa oppure di privati, abitazioni singole oppure alberghi, residence e ristoranti. Questa storia una volta per tutte deve finire».
Poiché secondo una prima rilevazione effettuata immediatamente da Abbanoa nella rete fognaria non risulterebbero problemi, nel mirino a quyesto punto ci sono gli scarichi privati, abitazioni o strutture turistiche.
Tanta rabbia da parte del sindaco Mario Mulas si spiega con la periodicità ormai puntuale con cui si verificano le anomalie riscontrate dall’Arpas di Sassari. Cioè tutte le estati, nel bel mezzo della stagione turistica, le analisi evidenziano anomalie e il sindaco ordina il divieto di balneazione. «È un grave danno all’immagine di Golfo Aranci – dice Mulas – noi investiamo tanto nella promozione turistica e diciamo ai visitatori che le nostre spiagge sono eccezionali, poi arrivano qui e trovano all’ingresso i cartelli di divieto di balneazione. Una beffa che non intendiamo più tollerare. Per questo abbiamo presentato una denuncia formale contro ignoti, almeno per ora. Infatti, appena i vigili e i tecnici comunali effettueranno la ricognizione per accertare la natura degli scarichi, credo che i responsabili diventeranno notissimi». «Nel frattempo – conclude il sindaco – noi continuiamo insieme ad Abbanoa a monitorare la situazione verificando lo stato della rete fognaria del paese».
Intanto per i bagnanti a Golfo Aranci anche quella di oggi (e presumibilmente pure quella di domani) sarà una giornata di penitenza. L’Arpas effettuerà subito nuove analisi ma per conoscere l’esito dovrebbe passare qualche giorno. Nel frattempo nelle quattro spiagge resta il divieto di balneazione.
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