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Lavori pubblici

Olbia, associazioni sportive fuori dal Caocci entro il 14 novembre

Olbia, associazioni sportive fuori dal Caocci entro il 14 novembre

La capogruppo Ivana Russu: «Nessuna comunicazione prima di oggi, 1500 atleti costretti a soluzioni alternative di fortuna»

31 ottobre 2023
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Olbia Con una comunicazione via Pec datata 31 ottobre il Comune sfratta gli atleti delle associazioni sportive che si allenano al Caocci. Oltre mille. Hanno tempo fino al 14 novembre per lasciare la struttura all’interno del parco Fausto Noce. Bisogna fare i lavori di riqualificazione di spogliatoi, tribune con relativa copertura, manto della pista. Di conseguenza, per ovvie ragioni di sicurezza, non ci può essere nessuno all’interno per allestire il cantiere.

Le associazioni sono preoccupate e disorientate, anche perché nessuno dal Comune le aveva avvisate, concordando insieme e per tempo una soluzione alternativa per far allenare i ragazzi. «Nessuno mette in discussione la necessità di fare i lavori – attacca la capogruppo del Partito democratico Ivana Russu –. Ma proprio perché questi interventi sono necessari, e sappiamo da almeno un anno che dovevano essere fatti, il Comune avrebbe dovuto prima di tutto comunicare alle associazioni che per questa stagione il Caocci non sarebbe stato fruibile, in modo tale da dare il tempo ai gruppi sportivi di ragionare sulle soluzioni alternative e di parlarne anche alle famiglie prima del tesseramento. Invece silenzio totale, nessun incontro, nessuna pianificazione.  L’assessore allo Sport? Per l’ennesima volta risulta non pervenuta».

Russu sottolinea poi come si tratti di un duplice problema. «Organizzativo per le associazioni, ma anche sociale. Questa amministrazione continua a ignorare il grave disagio giovanile di questa città. Bel modo di occuparsi dei nostri ragazzi per i quali lo sport è una importante valvola di sfogo e una occasione per stare insieme».

Tra l’atletica, il calcio e la scherma sono 1500 circa  gli atleti costretti a fare le valigie di fretta dal Caocci entro il 14 novembre. «Le associazioni sportive e l’intero settore sportivo vengono ancora una volta maltrattati da questa amministrazione – conclude Russu –. Manca un indirizzo politico . E quello non spetta ai dirigenti, ma alla classe politica. Spetta all’assessore pianificare gli incontri con le associazioni, comunicare e insieme a loro trovare soluzioni alternative per i nostri ragazzi». (se.lu.)

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