Olbia, ecografie sospese, tac a fine anno: esplode l’emergenza radiologia
Prestazioni ridotte e mesi di attesa a causa della mancanza di personale
Olbia «Scusi, vorrei prenotare un’ecografia addominale. Quando potete fissarmela?». La signora che telefona al Cup rimane senza parole appena sente la risposta dell’operatore. «Ci dispiace. Le ecografie sono sospese sino al mese di settembre. Le conviene richiamare». E chi deve sottoporsi a una tac o a una risonanza magnetica? Nella migliore delle ipotesi i più fortunati troveranno un buco alla fine dell’anno. Ma non è l’unica emergenza che sta vivendo in questo periodo la Radiologia del Giovanni Paolo II.
Dallo scorso 8 giugno si è rotto anche il mammografo e una quindicina di donne al giorno, che si sarebbero dovute presentare nella data stabilita, sono state chiamate dal reparto per rinviare l’appuntamento a chissà quando. Anche il reparto di Radiologia, che una volta – con il personale al completo –, registrava numeri record, oggi è in affanno per la cronica carenza di personale. I medici da 22 sono scesi a 15 e i tecnici da 21 sono calati a 14. Un organico insufficiente che si deve occupare dei ricoverati, che deve dare risposte agli esterni e che lavora senza sosta per il pronto soccorso.
Adesso si stanno garantendo ogni notte almeno una cinquantina di esami per il pronto soccorso e, nell’arco di un mese, radiologi e tecnici fanno mille tac solo ai pazienti che arrivano nel reparto di emergenza urgenza. In ginocchio, per mancanza di personale, pure la Radiologia dell’ospedale di La Maddalena. Gli specialisti di Olbia, che prima andavano in trasferta tutti i giorni, domenica compresa, adesso possono farlo saltuariamente. Di conseguenza gli esami diagnostici al Paolo Merlo hanno subìto una drastica riduzione. E l’arrivo di un terzo tecnico? Non è bastato: gli esami con contrasto, infatti, si possono fare solo se ci sono il radiologo e l’anestesista.
A proposito di La Maddalena c’è da dire che il 3 agosto dello scorso anno era stato inaugurato un mammografo di tecnologia avanzatissima ma non ci sono operatori in grado di farlo funzionare. Anche al Paolo Dettori il personale della Radiologia lavora in difficoltà. Ci sono cinque medici e quattro tecnici che di notte non fanno la reperibilità. In più mancano gli anestesisti: questo vuol dire che, la notte, non si può fare una tac con mezzo di contrasto. Se a Tempio si riescono a mantenere due giornate a settimana per lo screening mammografico è anche vero che la Radiologia è principalmente dedicata ai ricoverati.
C’è un aspetto, però, che va evidenziato: l’umanizzazione dei locali della Radiologia di Olbia. Sulle pareti fotografie di angoli meravigliosi della Sardegna per rendere più accoglienti e colorate le sale degli esami. Di recente è arrivato anche un nuovo tomografo, a settembre verrà installato un mammografo di ultima generazione (che si aggiungerà a quello esistente) e a novembre due nuove risonanze sostituiranno quelle attuali. L’auspicio è che oltre ai macchinari possano arriva l’atteso rinforzo di medici e tecnici.