Olbia, operaio precipitato dal ponteggio: sopralluogo del Ris nel cantiere di via Londra
Baskim Bitichi era morto sul colpo dopo essere volato giù da un’altezza di sei metri. Tre persone sono indagate per omicidio colposo
Olbia Sopralluogo dei carabinieri del Ris di Cagliari oggi, 19 giugno, nel cantiere edile sotto sequestro di via Londra, dove il 24 febbraio scorso è morto l’operaio kosovaro Baskim Bitichi. Il 42enne era volato giù da un ponteggio del complesso residenziale in costruzione, precipitando da un’altezza di circa sei metri. La Procura di Tempio – titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Daniele Rosa – ha disposto ulteriori accertamenti nel cantiere e così oggi, a quasi quattro mesi dai fatti, gli specialisti del Ris hanno eseguito rilievi e foto, attività volta a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente sul lavoro (quella emersa finora, evidentemente, non convince del tutto gli inquirenti), e a fare chiarezza su alcuni elementi, anche alla luce dei primi risultati dell’autopsia.
La Procura indaga per omicidio colposo. Sono iscritti nel registro degli indagati i titolari delle due imprese che si stavano occupando dei lavori, assistiti dall’avvocato Marco Pilia, e il responsabile della sicurezza del cantiere, difeso dall’avvocato Michele Ponsano. Al sopralluogo erano presenti i difensori degli indagati, lo Spresal (il servizio dell’Asl che si occupa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) che si è occupata delle indagini insieme ai carabinieri di via D’Annunzio, e i vigili del fuoco di Olbia.
Una morte, quella del muratore kosovaro, con tanti interrogativi. Le indagini sono volte anche a capire perché l’operaio fosse lì, cosa stesse facendo e perché è salito sul ponteggio: nessuno può accedere in un cantiere edile se non è dipendente. Lui era dipendente di una delle ditte coinvolte ma non lavorava in quel cantiere ed era in malattia da due mesi. (t.s.)