Tempio, spedizione punitiva in piazza del Popolo: in tribunale i tre presunti aggressori
Vittima del pestaggio Christian Floris, contro di lui erano stati esplosi anche due colpi di pistola
Tempio Calci e pugni in faccia, all’addome e alla schiena che gli erano costate contusioni multiple e la frattura di due vertebre lombari. La spedizione punitiva contro Christian Floris, 27 anni, di Tempio, scampato per miracolo ai due colpi di pistola esplosi mentre fuggiva dai suoi aggressori, era avvenuta la notte del 27 luglio 2022, in piazza del Popolo. Per quel brutale pestaggio erano stati arrestati in tre: un giovane di Orosei, Massimiliano Secchi, 22 anni, finito in carcere un mese dopo il fatto, e due giovani di Galtellì, Michele Loriga, 25 anni, e Massimo Sanna, 28 anni, arrestati dai carabinieri di Tempio su disposizione del gip del tribunale di Tempio, dopo otto mesi di indagini serrate. Tutti e tre sono accusati, in concorso tra loro, di tentato omicidio e lesioni personali aggravate.
Per il procuratore Gregorio Capasso e il sostituto procuratore Daniele Rosa, che avevano coordinato le indagini, sono loro gli autori della spedizione punitiva contro il giovane tempiese. Il tentato omicidio, secondo gli inquirenti, sarebbe maturato nell’ambito del narcotraffico. La Procura di Tempio ha chiuso le indagini e ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre giovani del Nuorese. L’udienza preliminare si è aperta davanti al gup Marcella Pinna. La giudice, accogliendo le richieste dell’avvocato Giampaolo Murrighile, difensore di Michele Loriga e Massimo Sanna, ha revocato a entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Sanna è la persona che avrebbe sparato due colpi di pistola «ad altezza d’uomo, senza tuttavia riuscire a colpirlo», contro Christian Floris. Michele Loriga avrebbe noleggiato l’auto utilizzata per le perlustrazioni e per la spedizione punitiva. I due negano le accuse.
Massimiliano Secchi è difeso dagli avvocati Stefano Stocchino e Francesca Chisu del Foro di Nuoro. La vittima del pestaggio è assistita dall’avvocato Nino Vargiu.