Allarme cinghiali a La Maddalena: «Pronti a intervenire per proteggere le persone»
Il sindaco Fabio Lai dopo il caso del bimbo azzannato a Spargi. Oggi, 20 agosto, il tavolo congiunto con il Parco
La Maddalena. «Pronti a qualunque azione congiunta per tutelare l’incolumità pubblica, senza dimenticare però i principi e le norme generale che riguardano il rispetto degli animali». Le parole del sindaco Fabio Lai arrivano al termine del primo tavolo di concertazione che si è svolto questa mattina, martedì 20 agosto, in municipio dopo che un cinghiale, sull’isola di Spargi, ha azzannato ai genitali un bambino campano di 9 anni. Il piccolo, per fortuna, non ha riportato gravi conseguenze ma si è comunque sfiorata la tragedia.
All’incontro hanno partecipato il commissario dell’Ente Parco Rosanna Giudice, la guardia costiera, il corpo forestale, la polizia locale, i barracelli. «In queste ore verranno effettuale delle verifiche per comprendere se l’esemplare è pericoloso - ha detto Lai - oppure se si è trattato di un caso fortuito dipendente da circostanze particolari comunque da accertare. Tutti gli enti deputati al controllo e alla vigilanza del territorio hanno dato ampia disponibilità di uomini e mezzi proprio perché, in considerazione della peculiarità di isola disabitata senza infrastrutture, gli interventi e le verifiche sono sempre più complesse. Ripeto: di concerto con il commissario del Parco Nazionale siamo disposti a intraprendere qualunque iniziativa per salvaguarda l’incolumità delle persone».
«Il Parco - ha aggiunto Rosanna Giudice - è già pronto a fare la sua parte mettendo in atto in posizionamento selettivo sulla battigia, dalle 16 alle 21, per attirare i cinghiali. Ovviamente nel momento in cui le operazioni dovessero concretizzarsi, l’isola rimarrà chiusa. Ma in situazioni come questa, oltre a dover intervenire tempestivamente, si deve anche fare prevenzione nel pieno rispetto delle associazioni ambientaliste. È mia intenzione, infatti, emettere un’ordinanza che stabilirà il divieto di dar da mangiare ai cinghiali, cosa che succede di frequente. Tutti gli operatori del mare che accompagnano i vacanzieri in giro per l’arcipelago sono stati già stati sensibilizzati e anche loro, ai diversi gruppi che continueranno a ospitare, rivolgeranno l’invito di non portare sulle spiagge zaini o cestini con cibo all’interno». Proprio oggi, su questo argomento, è intervenuto anche il veterinario di Forestas Marco Muzzeddu, esperto di fauna selvatica, e anche da parte sua è arrivato lo stesso appello: «I cinghiali non hanno più paura dell’uomo e dar loro da mangiare è un errore». Il tavolo tecnico, ha assicurato il sindaco Fabio Lai, «verrà riconvocato a strettissimo giro» e sarà questa l’occasione per mandare uomini e mezzi in campo e decidere in sinergia come procedere.
L’incidente. Venerdì mattina la famiglia del bimbo azzannato aveva deciso di andare alla scoperta dell’arcipelago: era così salita a bordo di una delle barche da trasporto che da Cala Gavetta raggiungono Palau per caricare altri turisti e dare poi il via alla gita in mare. Raggiunta Cala Corsara, nell’isola di Spargi, sono tutti scesi sulla spiaggia e qui, all’improvviso, il bimbo di nove anni è stato caricato e morso ai genitali da un cinghiale. Immediati i soccorsi: è intevenuta una motovedetta della guardia costiera che ha portato il bambino dolorante e spaventatissimo al pronto soccorso del Paolo Merlo. Si riprenderà.