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Palau, minoranza all’attacco: «Il sindaco non ha tutelato i bagnanti»


	Una veduta del mare di Palau da Capo d'Orso
Una veduta del mare di Palau da Capo d'Orso

I consiglieri Fresu, Tamponi e Pirredda: «In alcune spiagge valori fuori norma, ma da Manna nessuna ordinanza»

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Palau. Valori fuori norma in alcune spiagge di Palau, ma nessuna ordinanza di divieto di balneazione da parte del sindaco Franco Manna. A sollevare il caso, i consiglieri di opposizione Luca Fresu, Mario Tamponi e Davide Pirredda, i quali riferiscono che il 19 agosto scorso, l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna, ha effettuato dei prelievi per verificare la qualità delle acque di balneazione nella costa palaese e in sei spiagge, come emerge dal sito della Regione – Cala Inglese, Pariseddu, Porto Faro, Porto Rafael, Sciumara, Nelson – è emerso il superamento dei parametri di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.

«L’Arpa ha inviato al sindaco la comunicazione per gli adempimenti conseguenti, ovvero l’emissione dell’ordinanza sindacale temporanea di divieto di balneazione – spiega l’opposizione –. Il 22 agosto, il secondo prelievo da parte di Arpa ha certificato il rientro dei valori dei parametri e, quindi, il 23 ha comunicato al sindaco il risultato per la revoca delle ordinanze. Ma – fanno sapere dalla minoranza – il portale acque del Ministero della salute, indica che il 19 non c’è stata nessuna ordinanza di divieto».

Il gruppo contesta duramente il mancato provvedimento a tutela dei bagnanti, che, negli stessi giorni, aveva invece firmato la sindaca di Santa Teresa. In un’interrogazione indirizzata al sindaco (con richiesta di risposta scritta), chiede di sapere «per quale motivo non abbia emesso le ordinanze sindacali di divieto alla balneazione e successiva revoca, mettendo a rischio la salute dei bagnanti, soprattutto delle categorie più fragili, come bambini, anziani, donne in gravidanza».

Evidenziano come «con la normativa entrata in vigore nel 2010, nel caso di superamenti accertati e comunicati da Arpa, il sindaco non ha poteri discrezionali, ma deve necessariamente emanare l’ordinanza di divieto di balneazione e informare in maniera tempestiva i bagnanti, mediante segnali di divieto di balneazione. Il fine di questa procedura – ribadiscono – è la tutela della salute pubblica evitando l’esposizione delle persone a potenziali infezioni dovute alla presenza di contaminazione di origine fecale». «La mancata esecuzione della procedura, ha messo a rischio la salute dei bagnanti – attaccano i consiglieri –. Non è accettabile che la figura che dovrebbe in qualità di autorità sanitaria locale tutelare la salute dei propri concittadini, agisca esattamente al contrario esponendo gli stessi a potenziali infezioni nel disprezzo della legge alla quale è chiamato ad attenersi». (t.s.)

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