Olbia. La perizia psichiatrica eseguita su Davide Iannelli «non è affetta da nullità». Così ha deciso la Corte d’Assise di Sassari – dove si sta celebrando il processo per omicidio premeditato ai danni del suo vicino di casa, Tony Cozzolino – che oggi, 24 settembre, ha sciolto la riserva sull’eccezione sollevata dai difensori dell’imputato, gli avvocati Abele e Cristina Cherchi. La perizia psichiatrica ha accertato che Davide Iannelli era capace di intendere e di volere quando ha gettato addosso al vicino di casa Tony Cozzolino il liquido infiammabile che ne avrebbe poi causato la morte, dopo l’ennesimo litigio all’ingresso del condominio di via Petta.
Era l’11 marzo 2022 e da allora Iannelli è in carcere a Bancali. Le conclusioni della psichiatra Claudia Granieri confermano, dunque, la tesi accusatoria sostenuta dalla Procura di Tempio (oggi in aula la pm Claudia Manconi). Durante l’udienza, i difensori di Iannelli hanno poi prodotto delle fotografie provenienti dal fascicolo relativo alla scomparsa di Rosa Bechere, moglie dell’imputato, che ritraggono nell’abitazione della coppia un decespugliatore. Un elemento ritenuto importante per la difesa in quanto Iannelli ha sempre sostenuto di aver acquistato la benzina per utilizzare il decespugliatore.
Il fascicolo fotografico conferma, quindi, che Iannelli è sempre stato in possesso di quell’attrezzo da giardiniere, mentre per la Procura, non esisteva. Il materiale è stato acquisito dalla Corte agli atti del processo. Si ritorna in aula l’8 ottobre per la discussione. I familiari di Cozzolino sono assistiti dagli avvocati Giampaolo Murrighile, Antonio Fois e Massimo Perra. (t.s.)
