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Olbia, cinque corsi e nuove sedi: ecco la città universitaria

di Dario Budroni

	L'ex area Sep ospiterà il corso di Ingegneria navale
L'ex area Sep ospiterà il corso di Ingegneria navale

Lunedì 30 settembre nell’ex area Sep al via le lezioni di Ingegneria navale. Tra un mese parte Infermieristica al Mater Olbia

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Olbia. Lezioni mai viste prima, aule che profumano di vernice fresca e palazzi malandati che saranno presto elevati al rango di sedi universitarie. La città è sempre meno una matricola: l’ UniOlbia allarga i suoi orizzonti e, per la prima volta in assoluto, porta a cinque il numero dei corsi di laurea disponibili in città. Quella di lunedì 30 settembre, per esempio, sarà una giornata per un certo verso storica. Dopodomani, negli spazi dell’ ex area Sep sul mare di Porto Romano, cominceranno infatti le lezioni del corso di Ingegneria navale. Il top per una città che vanta un distretto – quello della nautica – che continua a macinare record di investimenti e posti di lavoro. Sempre per quanto riguarda i nuovi corsi di laurea, a fine ottobre, in una palazzina del Mater Olbia, prenderà invece il via quello di Infermieristica. Poi restano gli altri tre – in economia del turismo – storicamente ospitati in una ala dell’aeroporto Costa Smeralda, che cominceranno a metà ottobre. Grandi manovre, insomma, ma ancora poco rispetto a quello che accadrà nel giro di qualche anno. Più volte, per esempio, è stata espressa la volontà di ampliare ulteriormente l’offerta formativa in città. Restano poi i progetti, particolarmente ambiziosi, di riqualificare alcune vecchie strutture per aprirle infine agli studenti. Come l’ex Standa ed ex Oviesse, l’ex caserma della finanza e il vecchio palazzo delle ferrovie.

I corsi di laurea. Il consorzio UniOlbia è una squadra che mette insieme Comune, Cipnes, Aspo, Amp di Tavolara, Geasar, Sinergest, Mater Olbia e Istituto Euromediterraneo. E naturalmente i due atenei sardi: l’università di Sassari e l’università di Cagliari. L’ateneo sassarese ha oggi all’attivo la triennale in Economia e management del turismo e la magistrale in Economia aziendale tourism management. Poi c’è il master degree in Innovation management for sustainable tourism. Sempre l’università di Sassari inaugurerà tra un mese il corso triennale in Scienze infermieristiche. Lo stesso ateneo ha inoltre istituito il primo dipartimento di Olbia. È quello dell’ innovazione e prevede, in futuro, ben tre corsi di laurea: la triennale in Innovazione per lo sviluppo territoriale, la magistrale in Design systems for territorial planning e la magistrale in Design for sustainable development. Poi c’è l’università di Cagliari, che sbarca a Olbia con la triennale in Ingegneria navale che sarà ufficialmente inaugurata lunedì mattina. Non è da escludere che, un domani, anche l’ateneo cagliaritano possa ampliare la sua offerta formativa su Olbia.

Le sedi universitarie. Quella olbiese è una università diffusa. Non solo una sede ma una lunga serie di edifici sparsi per la città. La sede centrale – con gli uffici amministrativi, lo student hub e l’aula magna – ha trovato posto in quello che era il palazzo dell’ Expo in via Porto Romano, ristrutturato per l’occasione. Il palazzo è già operativo e ha accolto le prime manifestazioni culturali. Alle spalle dell’Expo, in un edificio comunale che per anni ha ospitato un ristorante, nascerà invece la biblioteca universitaria intitolata al sacerdote olbiese don Raimondo Satta, scomparso due anni fa, uno dei promotori della nascita del consorzio UniOlbia. I corsi di economia del turismo, invece, si tengono da oltre vent’anni in aeroporto. Ma sono destinati a fare le valigie: la destinazione è il palazzo Giordo di corso Umberto – ex Standa ed ex Oviesse – acquistato anni fa all’asta dal Comune. I lavori di ristrutturazione, più volte slittati, dovrebbero partire a breve. L’ ex area Sep in fondo a via Dei Lidi, che ospita la triennale di Ingegneria navale, è stata invece riqualificata pochi anni fa. Altri corsi (quelli dell’innovazione) saranno ospitati nella Pte del Cipnes, in fase di ultimazione nell’area di Cocciani. Un’altra sede, per la triennale di Infermieristica, è quella messa a disposizione dal Mater Olbia, all’interno dell’ospedale. Poi c’è il progetto di recuperare l’ ex caserma della guardia di finanza di corso Umberto. La notizia è di poche settimane fa. È stata l’università di Cagliari a chiedere in concessione la vecchia caserma all’Agenzia del demanio, che è proprietaria dell’immobile. Invece il Comune, come si legge in una delibera di giunta approvata a inizio settembre, andrà a caccia delle risorse finanziarie – tra Regione, Stato e Unione europea – per la riqualificazione della struttura, ormai l’ultimo edificio di corso Umberto a trovarsi in condizioni non esattamente ottimali.

Gli alloggi.  Nel frattempo il consorzio UniOlbia si è messo al lavoro per creare gli alloggi per studenti fuorisede. Un aspetto fondamentale, considerate anche le grosse difficoltà che si registrano in città nel trovare case o stanze in affitto. Il Cipnes Gallura, in sintonia con l’ Ersu dell’università di Sassari, ha messo a disposizione cinquanta alloggi all’interno del Geovillage. Stanze che saranno aperte e concesse tramite bando in occasione di quest’anno accademico. Allo stesso tempo il Comune ha deciso di puntare sulla vecchia palazzina delle ferrovie di via Vittorio Veneto, dove vedrà la luce la casa dello studente. Un intervento particolarmente atteso dal quartiere di San Simplicio, visto che contribuirà a cancellare gran parte del degrado che da anni caratterizza la zona attorno al passaggio a livello.

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