La Nuova Sardegna

Olbia

L’attacco

Gallura, sanità allo sfascio. Parla Li Gioi: «Asl, si sostituisca Acciaro»

di Giuseppe Pulina

	Il consigliere regionale Roberto Li Gioi (M5S)
Il consigliere regionale Roberto Li Gioi (M5S)

Il consigliere regionale del M5S contro il direttore generale. I sindaci di Tempio e Loiri ascoltati dalla commissione a Cagliari

17 ottobre 2024
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Tempio. Prudente, ma sempre meno paziente. Così viene da definire il giudizio che Gianni Addis ha espresso nell’ultimo consiglio comunale in merito alla vertenza sanità a Tempio e in Gallura. In quel consesso lo ha fatto nelle vesti di sindaco della città, non dimenticando di ricoprire altri due ruoli: quelli di presidente del Distretto dell’alta Gallura e della Conferenza sociosanitaria. Davanti al consiglio comunale Addis non ha nascosto le forti preoccupazioni per riscontri che non sono ancora giunti. E questo malgrado le impressioni incoraggianti seguite al primo confronto avuto tra i sindaci di tutta la Gallura e l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi. Ieri, 16 ottobre, poi, il viaggio a Cagliari: Gianni Addis e il vice presidente della conferenza socio sanitaria Francesco Lai sono stati ascoltati dalla commissione sanità e hanno esposto una volta di più il quadro drammatico della sanità gallurese.

Li Gioi. Un quadro condiviso dal consigliere di maggioranza Roberto Li Gioi (M5s) che, al termine dei lavori, ha rilasciato a sorpresa una dura dichiarazione: «È arrivato il momento di intervenire per porre rimedio al disastro della sanità in Gallura emerso appunto anche in commissione sanità con le audizioni dei sindaci di Tempio e Loiri Porto San Paolo. La sanità gallurese è allo sfascio e tutto questo dipende dalla disastrosa gestione del suo direttore generale, che deve essere subito sostituito. Olbia e il territorio della Gallura contano una popolazione importante con un ruolo centrale nel sistema economico e sociale dell’Isola. Serve parità di trattamento con gli altri territori della Sardegna. La politica – chiude Roberto Li Gioi – ha il dovere di intervenire rimuovendo gli ostacoli che impediscono il buon funzionamento del sistema sanitario a cui hanno diritto tutti i cittadini».

Il sindaco. «A distanza di più di due mesi dall’incontro con assessore, al quale abbiamo consegnato e affidato un corposo dossier, a tutt’oggi non ci è pervenuto nessun. Il silenzio è preoccupante, e l’impressione è che la modalità non sia cambiata rispetto alla giunta precedente. Ecco perché, prima dell’incontro a Cagliari di ieri, avevo anche inoltrato una nuova nota per segnalare i tanti punti inevasi, richiedendo nello stesso tempo la riapertura del centro trasfusionale». Nessuna novità sembrerebbe esserci per quanto riguarda i tre Pronto soccorso degli ospedali galluresi. Tutto ciò a dispetto di quelli che Addis ha definito i «toni trionfalistici del direttore generale sull’attività dei pronto soccorso, malgrado le gravi difficoltà segnalateci dal personale.

Organici carenti. Il personale continua a essere poco, tanto che viene da pensare che se sino ad ora non è successo il peggio, è solo per la professionalità e l’abnegazione di chi opera nelle strutture». Tra le note dolenti ci sono poi le commissioni d’invalidità che dovrebbero smaltire tante pratiche nei distretti di competenza, con migliaia di pazienti che attendono che qualcuno sbrighi la loro pratica.

Sos psichiatria. Critica appare anche la situazione della psichiatria territoriale. «Da cinque – ha precisato il sindaco Gianni Addis – si è giunti a tre psichiatri in servizio, e tutti a Olbia, con il risultato che i Cim non possono operare». All’appello manca, inoltre, la mancata copertura in diversi Comuni delle sedi vacanti dei medici di base, per non parlare della cronica carenza di anestesisti, «per rimediare alla quale non si è ancora attinto alle altre regioni». Una delle poche note positive, secondo il primo cittadino tempiese, sarebbe l’inizio dei lavori per l’ospedale di comunità nei locali dell’ex Inam. Ma la lista delle cose che non vanno rimane sempre lunga. «La giunta regionale ha approvato un disegno di legge che non è ancora approdato nelle commissioni competenti – chiude il sindaco di Tempio –. Questo contempla appunto la possibilità di revoca dei direttori generali, ma sino ad oggi, anche su questo versante, nessun segnale».

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