La Nuova Sardegna

Olbia

Il progetto Mezzo

Olbia, gli studenti misurano la qualità dell’aria: arrivano i dispositivi

Olbia, gli studenti misurano la qualità dell’aria: arrivano i dispositivi

Il rilevamento avverrà attraverso alcuni campionatori posizionati nelle aree più densamente trafficate

25 ottobre 2024
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Olbia. Gli studenti della città, nell’ambito del progetto Mezzo (1/2) - mobilità sostenibile e inclusiva, sostenuto dalla Fondazione con il Sud, indosseranno le vesti degli scienziati. Il 28, 29 e 30 ottobre gli alunni del Gramsci, del Mossa e del Deffenu saranno protagonisti di un’attività di monitoraggio della qualità dell’aria.  L’obiettivo dell’iniziativa “Di che colore è l’aria che respiri?” è chiaro: avere più informazioni possibili sulla qualità dell’aria in città. Studenti e studentesse, coordinati dal Fab Lab Olbia e dall’associazione Cittadini per l'aria, partner del progetto, si focalizzeranno sul monitoraggio del biossido di azoto, un inquinante che si forma nei processi di combustione dei carburanti, principalmente del diesel.

Nel corso delle giornate, gli alunni si muoveranno nei dintorni dei loro istituti per posizionare dei campionatori passivi su pali o strutture verticali. In Zona Bandinu, vicino al Deffenu, si trova un’arteria importante per i flussi di traffico come via Imperia, mentre vicino ai due licei ci sono aree sensibili tra il lungomare, via Roma e via Mameli. I campionatori verranno geolocalizzati e la raccolta dati procederà per 30 giorni. Al termine del periodo di monitoraggio, i dati verranno dunque analizzati e restituiranno un quadro indicativo della qualità dell’aria nella comunità.

Gli studenti, dunque, insieme agli esperti, si daranno appuntamento il 28, il 29 e il 30 ottobre alle 9, per l’apertura dei lavori e la preparazione della strumentazione, e dalle 11 alle 14 saranno impegnati nel posizionamento dei campionatori. Ogni scuola ne avrà a disposizione venti. 

«Grazie alla storica vicinanza che abbiamo verso le scuole olbiesi sui temi della tecnologia, siamo contenti di organizzare queste giornate di scienza partecipata – commenta Antonio Burrai di Fab Lab Olbia –. Le attività coinvolgeranno anche altri istituti: a febbraio 2025 parteciperanno il Panedda, l’Ipia e il liceo artistico De André. L’aspetto più interessante è che gli studenti diventano protagonisti. Avranno a disposizione campionatori passivi e un sistema digitale basato su Arduino».

«Una buona qualità dell’aria è determinante per la salute e il benessere dei cittadini e dipende fortemente, soprattutto in città, dalle emissioni del traffico e, in città di porto come Olbia, anche dalle emissioni navali – spiega Anna Gerometta di Cittadini per l’aria –. La campagna di scienza realizzata nell’ambito di Mezzo (1/2) servirà, ci auguriamo, a rendere i ragazzi consapevoli di questo tema e a mettere in evidenza eventuali criticità, affinché possano essere adottate soluzioni da parte delle amministrazioni coinvolte, anche in vista dei nuovi limiti che entreranno in vigore con la nuova Direttiva sulla qualità dell’aria approvata la settimana scorsa dal Consiglio Ue. Una campagna perfetta per la città di Olbia che ha già dimostrato sensibilità adottando, per prima in Italia, il limite di 30 chilometri orari entro l’ambito urbano».

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