Olbia, nell’ex stabile per la quarantena nasce un ristorante
La struttura che ospitava gli animali in arrivo e in partenza si trova vicino alle banchine del porto dell’Isola Bianca
Olbia. In fondo a viale Isola Bianca c’è una vecchia struttura che diventerà presto un nuovo ristorante. Si tratta di uno stabile di 200 metri quadrati risalente agli anni Quaranta e un tempo adibito a quarantena. Qui, infatti, veniva ospitato il bestiame in partenza e in arrivo con le navi mercantili in attesa delle necessarie autorizzazioni. L’Autorità di sistema portuale ha deliberato la concessione demaniale, per la durata di 15 anni, alla società olbiese Cliscan.
Una delibera inserita tra i vari punti all’ordine del giorno della seduta, che si è tenuta oggi, 29 ottobre, in cui il Comitato di gestione dell’Adsp del Mare di Sardegna ha approvato il bilancio di previsione del 2025 e il Programma triennale delle opere. Si parla di oltre mezzo miliardo di finanziamenti per opere nei prossimi cinque anni. In programma anche l’avvio di nuove opere come, ad esempio, la realizzazione di una darsena per imbarcazioni di servizio a Porto Foxi, dell’edificio polifunzionale nell’area imbarchi e la demolizione dei fabbricati del piazzale delle Rocce Rosse nel porto di Arbatax, del secondo lotto della Darsena servizi e il ripristino della diga foranea con inserimento di un dispositivo di cattura dell’energia da moto ondoso a Porto Torres, mentre, a Portovesme, verrà dato corso al dragaggio degli specchi acquei della banchina traghetti.
«Il bilancio di previsione ed il Programma triennale delle opere approvati dal Comitato di Gestione sono la rappresentazione economica e programmatica di un mandato, vicino al termine, che ha creato stabilità, tenuto i conti in regola e generato investimenti per oltre mezzo miliardo di euro nel prossimo quinquennio – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Adsp del Mare di Sardegna –. Del tutto evidente che quest’ultimo atto di programmazione finanziaria della mia gestione consegna alla prossima governance un’Autorità di sistema portuale vivace, con decine di grandi cantieri aperti, nuove sfide di carattere ambientale programmate e avviate, buona parte dei fondi Pnrr e Pnc già spesa ed in fase di rendicontazione, ma, soprattutto, una struttura altamente competente che saprà dare la giusta spinta per innalzare ulteriormente il livello qualitativo della performance del sistema portuale della Sardegna».