Olbia, l'allarme degli abitanti di una palazzina: «Chiudete quella casa: di notte abbiamo paura»
Via Volterra, i residenti: stabile occupato da malintenzionati
Olbia La casa è vuota ormai da quasi tre anni. E cioè da quando un 73enne olbiese, con gravi difficoltà deambulatorie, morì tra le fiamme di un rogo che si era sviluppato all’interno del suo appartamento, forse a causa del malfunzionamento di una stufa. Una casa disabitata – al piano terra di una delle palazzine di edilizia popolare di via Volterra – che ormai da diverso tempo è però frequentata da alcuni malintenzionati, in particolare nelle ore notturne. Una situazione che sta naturalmente generando un certo allarme tra le famiglie che vivono negli altri appartamenti.
«Si tratta di un problema che viviamo dal gennaio del 2022 – spiegano alcuni cittadini –. Dopo la tragedia, l’immobile finì sotto sequestro. Da quel che sappiamo, però, le indagini sono chiuse ormai da tempo. Ma in tutto questo periodo la casa semi bruciata continua a essere oggetto di visite continue, in particolare la notte, da parte di alcune persone». Gli abitanti delle case popolari spiegano di aver più volte contattato le forze dell’ordine, che sono quindi intervenute in via Volterra. Ci si aspetta però che Area, cioè l’agenzia regionale per l’edilizia abitativa, chiuda adesso le porte e le finestre dell’appartamento di via Volterra. Ma la situazione sembrerebbe essere abbastanza ingarbugliata.
«Abbiamo contattato anche Area, ma ci hanno risposto che l’appartamento è ancora sotto sequestro e che non possono quindi chiudere gli accessi – proseguono i cittadini –. Non sappiamo più cosa fare. Le numerose segnalazioni restano senza risposta. In ogni caso qualcuno dovrà pur intervenire per mettere fine a questa situazione. Vogliamo soltanto dormire sonni tranquilli, senza il timore che, da quelle porte, esca qualcuno con cattive intenzioni».