A Olbia torna “Scienza in piazza”: protagonisti 500 studenti
Esibizioni e conferenze al museo archeologico il 20 e il 21 novembre. Si attendono più di 5mila visitatori
Olbia. Progettano, sperimentano e divulgano: gli studenti saranno ancora una volta gli attori protagonisti di “Scienza in piazza”, l’evento di divulgazione scientifica dedicato alle scuole – 14 quelle coinvolte attivamente – e ai cittadini. Giunta ormai alla quarta edizione, la manifestazione andrà in scena il 20 e il 21 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18 e verrà ospitata dal museo archeologico della città, che diventerà la sede di esposizioni e conferenze. L’edizione del 2024 promette di superare i 5000 visitatori dello scorso anno.
Scienza per tutti. All’evento divulgativo parteciperanno tutte le scuole superiori e medie olbiesi, ma anche quelle di Tempio, Arzachena e La Maddalena. «Dalla prima edizione in piazza Elena di Gallura è venuto fuori un grande interesse da parte dei ragazzi – spiega Sabrina Serra, assessora alla Pubblica Istruzione –. L’evento gli permette di mostrare all’esterno il proprio lavoro scolastico lungo un anno, dando valore aggiunto alla loro attività didattica. Insieme alle loro esibizioni, poi, ci saranno delle conferenze, in cui abbiamo cercato di coinvolgere figure della città che lavorano in ambito scientifico». Un altro obiettivo è avvicinare i ragazzi alle materie stem facendogli conoscere anche professioni o ambiti scientifici meno noti. «Molte attività – continua Serra – sono rivolte alle donne per rompere i pregiudizi che ruotano attorno alle materie scientifiche. Inoltre, è prevista un’esposizione di giochi da tavolo, per stimolare la mente e l’interazione senza passare per il digitale».
Artefice della manifestazione è la professoressa Antonietta Carbone che, di concerto con gli altri docenti e con le scuole, e il sostegno del Comune e altri enti, ha messo in piedi “Scienza in piazza”: «Gli attori principali sono gli studenti, coinvolti attivamente nei laboratori, durante i quali progettano e sperimentano. Ma saranno anche divulgatori perché, durante l’evento, accompagneranno i visitatori negli exhibit. Lo scopo è anche quello di ridurre il gap tra scienza e cittadini, facendogli capire che è una disciplina avvicinabile». «Vorremmo anche contribuire allo sviluppo del capitale scientifico delle persone, per mettergli di capire meglio la realtà e affrontare le sfide future con più consapevolezza e resilienza». Matteo Micozzi, presidente dell’associazione “Amici della biblioteca civica simpliciana”, grande supporto dell’assessorato alla cultura, ha sottolineato l’aspetto della sicurezza, su cui hanno puntato per risolvere le criticità del passato.
Le conferenze. Numerosi gli esperti che, a titolo gratuito, metteranno a disposizione di tutti il loro sapere nella sala conferenze del museo. Tra questi, Davide Cusumano, medico del Mater Olbia hospital, che racconterà di intelligenza artificiale e sanità, mentre Fabrizio Funtò delle parlerà delle intelligenze artificiali e l’ingegnera Marilisa Pischedda di professioni e innovazioni tecnologiche in un futuro nello spazio. Molti saranno anche gli interventi da parte dei docenti dell’Università degli studi di Sassari. Il professor Antonio Usai, per esempio, tratterà il tema della maturità digitale e dell’innovazione in Sardegna, mentre il professor Andrea Serra racconterà il linguaggio del cervello attraverso la chimica della neurotrasmissione.