Tempio, tutti assolti per il capannone crollato dodici anni fa
Il fatto era avvenuto nella zona industriale della città. La giudice ha accolto le tesi difensive
Tempio. Tutti assolti per il crollo del capannone della “Nico Serramenti” avvenuto nella zona industriale nel 2012. Il processo ai quattro imputati si è concluso oggi, 26 novembre, a dodici anni dai fatti. La giudice Marcella Pinna, ha accolto in toto le tesi difensive che attraverso studi ingegneristici e fisici dei propri consulenti, hanno contrastato e smontato la tesi accusatoria e dimostrato che il crollo non era avvenuto per deficienza di armatura. Assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”, il direttore dei lavori Pietro Pasella, il collaudatore Martino Pasella, il progettista Alessandro Angius e il responsabile di produzione dei fabbricati, Luigi Rum.
Il capannone era crollato improvvisamente alcuni giorni prima dell’inaugurazione dei locali che avrebbero dovuto ospitare l’azienda di produzione di infissi in alluminio di Maurizio Cossu, di Tempio. Era il 15 giugno 2012. Per puro miracolo nessuno rimase ferito: il proprietario e alcuni operai che stavano allestendo la struttura erano andati via appena venti minuti prima del cedimento avvenuto intorno alle 21.30. Il pm aveva chiesto l’assoluzione solo per Rum e la condanna a un anno per gli altri. La giudice li ha assolti tutti. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Jacopo Merlini, Sergio Diomedi, Gianluigi Poddighe ed Elisabetta Udassi. Maurizio Cossu era assistito dall’avvocato Fabio Varone. (t.s.)