«Se non torni con me ti ammazzo»: condannato per tentato omicidio
Tempio, accusato di aver preso a calci, pugni e schiaffi la donna, sconterà 5 anni e 8 mesi
Berchidda «Se non torni con me ti ammazzo», le aveva gridato, colpendola con calci, pugni e schiaffi sulla testa e in pancia, e trascinandola per i capelli dentro casa. Era successo nel marzo del 2023, vittima della brutale violenza una giovane donna che in seguito a quell’aggressione aveva riportato una frattura e lesioni. L’uomo che l’aveva picchiata e col quale aveva avuto una breve relazione, è stato ora condannato con l’accusa di tentato omicidio. La sentenza è stata pronunciata dai giudici del collegio del tribunale di Tempio presieduto da Caterina Interlandi. Il 41enne, romeno, dovrà scontare cinque anni e otto mesi di reclusione.
Il fatto era accaduto a Berchidda. Per la Procura di Tempio, l’uomo si era scagliato contro la donna, una sua connazionale, per futili motivi. Al centro del processo, episodi avvenuti tra il 25 e il 26 marzo 2023. Stando al capo d’accusa, l’avrebbe colpita ripetutamente e con violenza strattonandola e facendola cadere, e mentre era riversa a terra inerme, avrebbe schiacciato il piede sulla sua gola urlando che se non fosse ritornata con lui l’avrebbe ammazzata. La violenza era continuata: aveva cercato di soffocarla con una maglietta e, poi, l’aveva afferrata per i capelli, trascinandola dentro l’abitazione. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo aveva reagito colpendo con gomitate e spintoni anche i militari che cercavano di portare la donna sull’ambulanza. Il 41enne era stato arrestato. La Procura di Tempio aveva chiesto per lui il processo con giudizio immediato con l’accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri 26 novembre la sentenza. I giudici del collegio hanno condiviso la tesi accusatoria e lo hanno condannato a cinque anni e otto mesi di reclusione. (t.s.)