Olbia, il mare di via Redipuglia è il cimitero dei monopattini
In un breve tratto se ne contano otto. Ci sono anche biciclette e carrelli
Olbia. Il cimitero dei monopattini si trova pochi centimetri sotto il pelo del mare. Lanciati come ferri vecchi direttamente dalla lunga passerella di via Redipuglia. È il nuovo sport di chi si aggira per la città in cerca di qualcosa da distruggere. Una volta, da queste parti, si potevano trovare pontili malandati e chiattini semiaffondati. Ma i tempi cambiano e così i bassi fondali del nuovo lungomare, adesso, si ritrovano disseminati di monopattini elettrici. Soltanto dalla rotatoria di via Roma al monumento ai caduti se ne possono contare otto. Nei giorni scorsi, complici il cielo limpido e un vento del tutto inesistente, il mare di via Redipuglia si è insomma presentato come una lunga discarica di monopattini pieni di alghe e spugne marine. Una situazione che, con tutta probabilità, riguarda anche il resto della linea di costa più interna, magari fino al Molo Brin, dove l’acqua è ben più alta e torbida e la visibilità è praticamente ridotta allo zero. Vandalismo seriale comune un po’ a tutte le città che si affacciano su mari, laghi e fiumi. A Milano, per esempio, i monopattini finiscono nei navigli, mentre a Bari in fondo al mare. Il record negativo dovrebbe appartenere alla città di Lione, dove, alcuni anni fa, sono stati ripescati più di 100 monopattini dai fondali del fiume Rodano.
Vandalismo. In un breve tratto di lungomare se ne contano dunque otto. Ma potrebbero essere molti di più i veicoli elettrici su due ruote gettati nelle acque della città. Di sicuro un bel danno per le società di sharing che, in particolare dal periodo del Covid, hanno deciso di investire a Olbia attraverso la formula della condivisione dei monopattini. Da capire, poi, se le batterie dei piccoli veicoli elettrici possano causare problemi anche di carattere ambientale. In ogni caso, considerato il numero, è un tipo di vandalismo particolarmente diffuso. Nello stesso tratto di mare, e cioè dalla rotatoria al monumento ai caduti, si possono trovare anche un carrello della spesa e una bicicletta.
Le nuove regole. Vandalismo a parte, i monopattini elettrici sono da poco finiti anche sotto la lente d’ingrandimento della legge. Il nuovo codice della strada, entrato in vigore a metà dicembre, prevede infatti regole ben più rigide. Si va dal targhino su ogni mezzo fino all’assicurazione. Regole però ancora difficili da far rispettare perché, al momento, mancano i decreti attuativi. A spiegarlo è Giovanni Mannoni, il comandante della polizia locale di Olbia. «Alcune sanzioni sono possibili a prescindere dai decreti – spiega –. Per esempio in caso di assenza del casco oppure se, a bordo di un monopattino, troviamo due persone. Ma anche se si procede contromano. Interveniamo anche quando i monopattini vengono abbandonati sui marciapiedi ostacolando il passaggio. Per il resto, siamo ancora in attesa dei decreti attuativi per capire come muoverci. Attraverso il decreto, per esempio, verrà chiarita la tipologia di targhino che dovrà essere applicato su ogni monopattino. Stesso discorso per l’assicurazione: bisogna capire se riguarderà ogni veicolo oppure la singola persona».