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Sanità

A Oschiri la marcia per la salute: «Da un anno senza medico di base»

di Barbara Mastino
A Oschiri la marcia per la salute: «Da un anno senza medico di base»

Nelle strade e nelle piazze del paese la protesta dei cittadini

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Oschiri Un corteo pacifico ma fermo nel chiedere a gran voce un'adeguata assistenza sanitaria ha sfilato, questa mattina, 4 gennaio, per le vie di Oschiri. A promuoverlo è stato il Comitato Salute, che ha chiamato a raccolta un folto gruppo di cittadini uniti dalla stessa richiesta: la presenza in paese di un medico di base, che a Oschiri manca da un anno dopo l'entrata in pensione dell'ultimo professionista in servizio.

Le carenze nell'assistenza sanitaria sono una violazione dell'articolo 32 della Costituzione Italiana, che sancisce il diritto alla salute, e Oschiri soffre da dodici mesi questo grave problema. Nel corteo, da e per il municipio passando per le vie principali e l'ambulatorio Ascot, e nel presidio finale, i manifestanti hanno quindi urlato alcuni slogan. Per esempio: «Vogliamo il medico di base» e «Sanità privata di tutto».

Alcuni cartelloni hanno accompagnato la manifestazione, rafforzando visivamente il messaggio del Comitato. «Da oltre un anno – si legge in una nota del comitato presieduto da Annamaria Filigheddu – gli abitanti di Oschiri sono privi di un medico di base, situazione che ha generato notevoli disagi, specialmente tra gli anziani e le fasce più vulnerabili della popolazione. Nonostante le ripetute richieste alle autorità competenti, ad oggi non sono state adottate soluzioni efficaci per garantire un'assistenza sanitaria adeguata. Esprimiamo quindi grande preoccupazione per l'inefficacia delle misure temporanee proposte, come il servizio Ascot (Ambulatori straordinari di comunità territoriali), che non riesce a soddisfare le esigenze sanitarie dei cittadini, costretti spesso a lunghe attese e privi di un rapporto continuativo con un medico di fiducia».

Con questa manifestazione il Comitato Salute Oschiri ha voluto sensibilizzare l'opinione pubblica e sollecitare un intervento immediato da parte delle istituzioni regionali e nazionali (un mese fa circa l'invio di una lettera alla presidente Todde) «per ripristinare il diritto fondamentale alla salute, garantendo la presenza stabile di un medico di base nel paese». Le proteste fatte sin'ora non sono valse a nulla, come inefficaci (o almeno non del tutto) sono stati i ripetuti incontri con i vertici Asl e le sollecitazioni dei rappresentanti istituzionali. Come quelle del sindaco Roberto Carta, che la scorsa estate aveva persino inviato un esposto alla Procura della Repubblica insieme con i primi cittadini di Monti e Padru, comunità che versano a loro volta in una situazione simile.

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