La Nuova Sardegna

Olbia

Riforma disabilità

Invalidità civile, 8000 domande da smaltire in Gallura

di Stefania Puorro
Invalidità civile, 8000 domande da smaltire in Gallura

La sperimentazione è partita e la Asl deve correre: «In pochi mesi evaderemo tutte le richieste. Già chiuse quelle di oncologici e bambini»

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Olbia La riforma della disabilità, che coinvolge anche la provincia di Sassari (Gallura compresa) è partita. Si tratta di una sperimentazione, come è ormai noto, che va a semplificare il sistema di accertamento dell’invalidità civile. La grande novità è il nuovo “certificato medico introduttivo” che viene inviato dal medico curante all’Inps e che rappresenta l’unica procedura necessaria per la presentazione dell’istanza.

L’arretrato E le migliaia di domande arrivate alla Asl Gallura e rimaste ancora indietro? Che fine faranno? «L’attività delle commissioni Asl, dopo l’avvio della riforma, è concentrata in questo momento sullo smaltimento del pregresso. Come in quasi tutte le altre realtà della Sardegna – sottolinea il direttore generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – anche il nostro territorio ha pagato negli anni la carenza di operatori sanitari e questo ha pesato sull’efficienza delle commissioni invalidi composte principalmente da medici e costrette a riunirsi solo sporadicamente. Abbiamo dato mandato ai referenti delle commissioni di accelerare le attività per dare risposte ai cittadini, stanziando anche risorse aggiuntive per questo progetto. Il numero delle riunioni settimanali è addirittura triplicato: l’obiettivo è evadere in pochi mesi le circa ottomila domande in attesa. Come primo, importante, risultato abbiamo ottenuto la chiusura delle pratiche relative ai pazienti oncologici e quelle per i pazienti minorenni che hanno necessità delle certificazioni per attivare agevolazioni legate, ad esempio, al sostegno in classe e ad altre indennità per l’assistenza. Gli operatori delle commissioni si stanno riunendo anche al di fuori dell’orario di lavoro. Siamo sicuri che questi sforzi da parte del nostro personale, che ci sta mettendo il massimo impegno e che ringraziamo, consentiranno al più presto di risolvere un problema legittimamente molto sentito dalla popolazione».

Le proteste «Capisco che ci sono priorità e che oncologici e bambini devono, giustamente, passare davanti a tutti gli altri. E comprendo anche che la mancanza di medici ha rallentato non poco il lavoro delle commissioni. Ma bisogna mettersi anche dalla parte dei cittadini - dice un quarantenne di Olbia - che aspettano da lungo tempo di ottenere l’invalidità. Io ho presentato la richiesta per mia madre, che soffre di diverse patologie, due anni e mezzo fa. E spero che, finalmente, la situazione possa sbloccarsi. Ma non vorrei che, di fronte a coloro che presenteranno la domanda adesso con la nuova riforma, mia madre e molti altri come lei debbano rimanere indietro». Ogni giorni arrivano, alla stessa Asl, numerose proteste da parte di chi è ancora in attesa. Ora, però, si sa che tutte le pratiche arretrate dovranno obbligatoriamente essere smaltite.

I sindacati Sul “passaggio di consegne” dalle Asl all’Inps sono intervenuti di recente anche alcuni sindacati. Il segretario generale della Cgil Danilo Deiana aveva espresso preoccupazione per «il doppio binario» (rappresentato dal “vecchio” sistema e dalla nuova valutazione a seconda del momento di presentazione della domanda). Secondo Deiana «non solo ci potrebbe essere il rischio di creare disuguaglianze ma qualcuno potrebbe rimanere indietro. Ed è per questo che è necessario che la Regione garantisca un continuo monitoraggio». Una forte preoccupazione sulle procedure era stata espressa anche dal segretario generale Cisl Gallura Bruno Brandano.«Ad oggi - aveva detto -, non è noto né chi siano i medici dell’Inps che effettueranno le visite né dove queste avverranno sul territorio della Gallura. Questa mancanza di chiarezza potrebbe creare ulteriori ritardi e disagi, soprattutto per i cittadini delle zone più periferiche».

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