La Nuova Sardegna

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Il Costa Smeralda

Olbia, l’aeroporto verso i 4 milioni di passeggeri: presto l’ampliamento

di Stefania Puorro
Olbia, l’aeroporto verso i 4 milioni di passeggeri: presto l’ampliamento

Il 2024 è stato l’anno dei record: grandi numeri nei mesi di spalla

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Olbia E ora si punta ai 4 milioni di passeggeri. Traguardo non difficile da raggiungere, considerato che nel 2024 si è arrivati a 3 milioni e 800mila passeggeri trasportati con un aumento del 18% rispetto all’anno prima. Un vero boom. Ma se l’aeroporto di Olbia continua a volare, non è solo per i grandi numeri dell’estate. «Uno dei dati più positivi – conferma infatti Mario Garau, direttore Routes Development di Geasar – è quello relativo ai mesi spalla. Ogni mese è stato il migliore di sempre da quando è cominciata la storia del Costa Smeralda e siamo più che soddisfatti. E se prendiamo singolarmente i mesi, sempre fuori dalla stagione più calda, vediamo che la crescita è stata esponenziale: ad aprile abbiamo registrato il 35% in più, a maggio il 24% e a ottobre il 23%. Ovviamente si tratta di dati importantissimi, che vanno a confermare la necessità di ampliare l’aeroporto. Ormai arriviamo a superare in un singolo giorno i 31mila passeggeri e in due sole giornate di agosto movimentiamo più passeggeri di quelli dell’intero mese di febbraio. La nostra strategia è lavorare con i vettori per ridurre la stagionalità e questo lo si può fare solo con un lavoro sinergico, con tutti i portatori di interesse. Quelli privati sono gli operatori turistici e le associazioni di categoria e poi c’è la componente pubblica, a partire dalla Regione: a questo proposito aspettiamo il bando “Nuove rotte” con grandi aspettative perché si tratta di un bando coerente con i dettami normativi dell’Unione Europea. È stato fatto un grande lavoro sia da parte dell’assessorato ai Trasporti che da parte del tavolo tecnico e ora l’auspicio è che il mercato reagisca in maniera positiva affinché si incrementi ulteriormente il numero delle destinazioni».

Investimenti e progetti. Gli investimenti di Geasar, la società di gestione dell’aeroporto guidata dall’ad Silvio Pippobello, «seguono di pari passo la domanda di crescita e tutti gli interventi, è bene ribadirlo, sono sempre all’insegna della sostenibilità, per ridurre le emissioni di CO2». E a proposito del piano di investimenti, che ogni anno viene sempre aggiornato, si va verso una unica direzione: un aeroporto più grande. «Uno dei nostri riferimenti principali è rappresentato dalle proiezioni di Eurocontrol, società che controlla e gestisce il traffico aereo in Europa. Anche per quanto ci riguarda c’è una previsione di incremento di traffico per cui abbiamo condotto una serie di analisi che ci hanno portato a individuare quelle che sono le aree dell’aeroporto che devono essere potenziate per poter accogliere la domanda futura». Ma come ci si muove? Si parte dall’arrivo del passeggero: da quando parcheggia a quando entra nell’aerostazione, da quando fa il check-in a quando si sottopone ai controlli di sicurezza. E così via. «Quindi, mentre si stima la proiezione del traffico, si vede in ogni sotto-sistema dove è necessario intervenire. A cascata sono un po’ tutte le aree dell’aeroporto, con tempestiche differenti, a dover essere potenziate. L’ampliamento del terminal è tra le priorità, ma interverremo anche all’esterno per migliorare ulteriormente la viabilità e creare più parcheggi. Una parte importante – va avanti Mario Garau – riguarda anche la gestione degli aeromobili sui piazzali. E qui possiamo anticipare che stiamo progettando una Ret (Rapid Exit Taxiway): una bretella di uscita dalla pista con un’angolazione più favorevole. In sostanza: quando l’aereo atterrerà, uscirà in maniera più rapida e libererà la pista più velocemente. Un intervento che assume una rilevanza notevole considerando che, anche la scorsa estate, siamo arrivati a contare 420-440 movimenti in una sola giornata».

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