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Ecco la nuova versione della scalinata più fotografata su Instagram

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Musica e colori, così Arzachena celebra la forza della diversità: taglio del nastro nel centro storico del paese per l’opera realizzata dall’artista olandese Eelco Spettacoli

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Arzachena La lunga scalinata che attraversa il centro storico di Arzachena indossa una nuova e colorata veste. L’ha realizzata su misura lo street artist Eelco, olandese, già protagonista di importanti lavori sulle pareti di Lisbona e New York. Ieri pomeriggio l’inaugurazione con taglio del nastro, messaggi di inclusione, banda musicale e abiti della tradizione. Numerosi i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia organizzata dal Comune, che dal 2016 promuove il progetto che punta a colorare la scalinata che porta alla chiesa di Santa Lucia coinvolgendo alcuni dei migliori artisti in circolazione. Eelco, ad Arzachena, ha realizzato una opera che racconta il tema della diversità in ogni sua accezione.

«Ci sono figure femminili, animali, natura e tanti colori in questa opera che ho chiamato “Integrity” – spiega l’artista di Rotterdam –. Simboleggia l’unione del diverso perché siamo tutti una sola cosa. Spesso abbiamo paura dei cambiamenti, abbiamo paura di ciò che non conosciamo, anche delle culture diverse dalla nostra mentre, invece, tutto è uno nell’universo, siamo connessi. In questo luogo ha ancora un maggiore significato, un luogo come Arzachena in cui arrivano turisti da ogni parte del mondo che possono divulgare ampiamente questo messaggio di fratellanza e unità». Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Roberto Ragnedda e il delegato alla Cultura Giovanni Carta.

«La scalinata di Santa Lucia da dieci anni viene vestita a festa – sottolinea il primo cittadino – per mandare un messaggio particolare. La pace, l’inclusione come quest’anno, la fratellanza, la solidarietà. E devo dire che, nel corso degli anni, ci sono state una grande evoluzione e una grande attenzione nei confronti di questo sito. Quest’anno abbiamo rilanciato con un tema internazionale, celebrando un momento di bellezza». Quello di ieri, comunque, non è stato un semplice taglio del nastro. È stata infatti messa in piedi una serata di festa e di spettacolo, presentata da Giuliano Marongiu e curata, per quanto riguarda l’organizzazione, dalla Fondazione Bernardo De Muro, con la collaborazione dell’Ipsar Costa Smeralda. La direzione artistica relativa all’opera è stata invece affidata all’artista Giorgio Casu. E a proposito di inclusione, sono intervenuti i rappresentanti locali delle comunità musulmana e ortodossa, mentre il gruppo folk Santa Maria di Arzachena ha portato lungo la scalinata i colori tradizionali del paese. Presente anche la banda musicale Città di Arzachena. Poi spazio ai due ospiti della serata: Simona Atzori e Giovanni Caccamo. La prima, danzatrice e scrittrice, ha condiviso la sua storia personale, offrendo la propria testimonianza sull’importanza di accogliere sé stessi e gli altri, e ha infine ha dipinto un’opera con l’utilizzo dei piedi. Giovanni Caccamo, scrittore e cantautore con alle spalle un terzo posto al festival di Sanremo, è stato scelto dall’amministrazione comunale per la sua capacità di comunicare alle giovani generazioni. Presente anche Cristina Ricci, console onoraria dei Paesi Bassi, considerata l’origine di Eelco. Un artista, quello che ha firmato la nuova opera a Santa Lucia, che nei giorni scorsi ha lavorato su 74 tavole al C’Entro di San Gavino Monreale, gestito dall’associazione culturale Skizzo. Le prime edizioni dell’opera a Santa Lucia erano state invece curate dall’artista arzachenese Claudia Filigheddu. Poi la volta di Manuel Marotto, Giorgio Casu, Tellas e Ciredz e Fabio Petani.

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