La Nuova Sardegna

L'impero delle fake news, non fidatevi delle bufale - IL COMMENTO

Silvia Sanna
L'impero delle fake news, non fidatevi delle bufale - IL COMMENTO

I fantomatici scioperi a oltranza non ci saranno né sono mai stati previsti. Le proteste, legittime, non mancheranno, ma non fermeranno la produzione, i rifornimenti, la nostra vita

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L’imminente carestia è annunciata da un paio di messaggi vocali su whatsapp. Prima una donna che si presenta come commessa in un supermercato, poi un camionista che con slang campidanese invita a riempire frigorifero e dispensa: «Ragazzi, andate a fare rifornimento, comprate soprattutto acqua e pasta perché da lunedì non ne troverete più».

È l'ora di pranzo, i messaggi diventano virali in un amen, chi li ascolta sa che gli autrotrasportatori potrebbero fermarsi per protesta contro il caro anzi carissimo carburante. Pazienza se non c'è uno straccio di notizia ufficiale, se l'assemblea annunciata a Tramatza non sia neppure iniziata. Bastano quei messaggi che intasano le chat a innescare il panico che si materializza sotto forme di lunghe file alle casse dei supermercati, nei carrelli pieni, nelle corsie di acqua, pasta, farina, olio e biscotti prese d'assalto. Molto più rispetto all'inizio del lockdown e del periodo natalizio, quando il Covid faceva veramente paura e invitava alla prudenza. Ora a generare terrore è la fame, l'incubo di restare senza cibo offusca lucidità e razionalità e porta ad azioni insensate, come riempire il garage di casse d'acqua minerale e bottiglie d'olio perché non si sa mai quello che potrebbe accadere.

È vero che il costo del carburante (ieri la benzina ha viaggiato oltre i 2,3 euro al litro) sta mettendo in ginocchio i trasporti. Ed è altrettanto vero che il conflitto in Ucraina complica l'arrivo in Italia di materie prime essenziali come il grano. Ma i fantomatici scioperi a oltranza non ci saranno né sono mai stati previsti. Le proteste, legittime, non mancheranno, ma non fermeranno la produzione, i rifornimenti, la nostra vita. Ancora una volta scopriamo quanto siamo fragili e creduloni: in serata verrà fuori che il sedicente camionista campidanese non lo conosce nessuno e che la commessa chissà che lavoro fa. Era una fake news, l'ennesima: per non cascarci sarebbe bastato aspettare le notizie verificate, invece di dare retta alle bufale.

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