La Nuova Sardegna

Oristano

Ala dell’ospedale intitolata a Roberta Zedda

di Michela Cuccu ; di Michela Cuccu
Ala dell’ospedale intitolata a Roberta Zedda

Ieri la toccante cerimonia conclusiva del concorso dedicato alla parità di genere organizzato dalla Asl

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ORISTANO. «Mia sorella era una donna di pace»: quando Antonello Zedda, fratello di Roberta, la dotteressa barbaramente uccisa mentre era al lavoro nell’ambulatorio di guardia medica di Solarussa, è salito sul palco per ringraziare gli organizzatori della manifestazione, c’è stato un lungo silenzio e poi tanti applausi. Ieri mattina, in un Teatro Garau affollatissimo, si è tenuta la cerimonia di premiazione del concorso promosso dall’Asl 5 contro la violenza sulle donne e non a caso, dedicato alla memoria di Roberta Zedda, con una targa consegnata alla madre della sfortunata dottoressa, dal direttore generale dell’Azienda sanitaria, Mariano Meloni.Lo stesso manager ha anche annunciato che la nuova Divisione di emergenza dell’ospedale San Martino, la Dea, sarà intitolata alla memoria di Roberta Zedda.

“In genere la parità è meglio”, questo il tema sul quale hanno si sono cimentati in più di 600 studenti delle elementari, medie e superiori di tutta la provincia. La giuria ha esaminato 23 elaborati.

Per le scuole Elementari, il primo premio è andato al poster “Angeli su di noi” della scuola del Sacro Costato di Oristano; secondo classificato il video “La donna è una margherita” della scuola di via Bellini ; terzo premio infine al manifesto “Abbattiamo il muro della differenza” realizzato dagli alunni dell’istituto di Villaurbana-Simaxis. “Che forza le donne senza se e senza ma” è il video realizzato degli alunni delle Medie di via Bellini che ha ottenuto premio; alla stessa scuola è andato anche il secondo premio, sempre nella sezione riservata alle scuole Medie, con una favola-racconto; mentre alla scuola di Bonarcado– Santu Lussurgiu, con il video “C’è sempre una speranza in un mare di violenza” è andato il terzo premio.

Per le scuole Superiori, primo classificato si è piazzato il video prodotto dagli studenti delle Magistrali “Benedetto Croce” intitolato “Mi abbracci, mi fido e poi mi uccidi”. All’Istituto d’Arte, che aveva partecipato con la coreografia di danza moderna “CondiVisioni” è stato assegnato il secondo premio; terzo classificato, ancora una lavoro del “Benedetto Croce”: il video “Amore e possesso”.

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