La Sardegna storica dei gremi arriva nella città di Eleonora
ORISTANO. A Oristano ne sono rimasti tre. Per gli altri ci sono le pagine di storia locale. In vita, oltre a quelli di San Giovanni e San Giuseppe, che organizzano la Sartiglia, c’è ancora molto...
ORISTANO. A Oristano ne sono rimasti tre. Per gli altri ci sono le pagine di storia locale. In vita, oltre a quelli di San Giovanni e San Giuseppe, che organizzano la Sartiglia, c’è ancora molto attivo il gremio dei muratori devoto a Santa Lucia. Sono i gremi, retaggio di una tradizione secolare che Oristano custodisce gelosamente e tramanda con tante attività. Ma l’antica capitale giudicale della Sardegna non è la sola a conservare questa istituzione che non è certo dei tempi in cui il vessillo degli Arborea sventolava in quasi tutta la Sardegna. Anzi l’istituzione dei gremi è successiva e fu opera proprio degli spagnoli che cancellarono l’indipendenza dell’isola.
Quando però arrivò l’unità d’Italia qualcosa, secondo i Savoia, stonava rispetto alla legislazione del nuovo stato. E allora, esattamente 150 anni fa, l’istituto dei gremi fu cancellato. Rimasero in vita per attività non più istituzionali come quelle che svolgevano, ovvero il controllo delle professioni di riferimento, il controllo dei prezzi e comunque attività legate all’ambito lavorativo.
Un secolo e mezzo dopo, proprio Oristano celebra i gremi. Non da sola, perché in città convergeranno i rappresentanti delle istituzioni che ancora operano in alcune città dell’isola. C’è ovviamente Sassari che conta il numero maggiore di gremi, con quei tanti che organizzano la faradda dei Candelieri. Ancora attivi sono poi i gremi di Iglesias e di Alghero e anche i loro rappresentanti arriveranno nella città di Eleonora.
La giornata, organizzata dalla Fondazione Sartiglia, col contributo indispensabile dei vari gremi e la partecipazione della Curia arcivescovile, si snoderà attraverso un programma semplice, che prevede una celebrazione religiosa, un convegno sull’attività dei gremi e su come questa si è evoluta in epoca contemporanea e una sfilata coi vessilli di ciascuna congregazione lavorativa.
Ci sarà il contributo indispensabile di alcuni storici esperti del settore e la testimonianza diretta di chi, oggi, mantiene viva una tradizione che dà un connotato speciale alle città in cui l’istituzione si è mantenuta in vita.
Enrico Carta