La Nuova Sardegna

Oristano

Scippano un ottantenne all’uscita dalle Poste

di Enrico Carta
Scippano un ottantenne all’uscita dalle Poste

È accaduto a inizio marzo ma l’anziano ha aspettato venti giorni per la denuncia Il bottino dei malviventi è di ottocento euro: i soldi erano stati appena prelevati

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ORISTANO. In due, forse tre. Erano piazzati all’uscita dell’ufficio postale di via San Francesco e, come squali, hanno atteso la preda giusta. Uno sguardo d’intesa, due parole e via. Piombano su un anziano di oltre ottant’anni e non faticano troppo a strappargli di mano quella busta con i contanti appena prelevati. Hanno condito la loro incursione vigliacca con qualche parola non certo gentile e ovviamente, una volta ottenuto il bottino, se ne sono andati. La cosa più incredibile di questo scippo è che l’anziano l’ha subito all’inizio di marzo e per diversi giorni è rimasto in silenzio, quasi si vergognasse di essere stato la vittima di una rapina e di aver perso una cifra per lui considerevole.

Solo qualche giorno fa ha fatto la sua confidenza a degli amici di famiglia che l’hanno immediatamente convinto a recarsi dai carabinieri a sporgere la denuncia, ma ovviamente le indagini partono con un handicap di una ventina di giorni che rischia seriamente di comprometterne l’esito. Probabilmente se l’anziano, una volta subita la rapina, fosse immediatamente rientrato nell’ufficio e avesse avvertito gli impiegati o uno qualsiasi dei clienti che vi si trovavano all’interno si sarebbe potuto fare qualcosa, anche perché in pieno giorno le forze dell’ordine avrebbero potuto fare quadrato e mettere al setaccio le zone intorno a via Sn Francesco in un attimo.

Invece è andata diversamente e ora i carabinieri si ritrovano sul tavolo una denuncia per lo scippo di ottocento euro messa in atto da due o tre persone che avrebbero agito senza alcuna precauzione. Nessun cappuccio, nessun indumento utilizzato per nascondere il volto. Una sfrontatezza che lascia sconcertati, visto che la zona è alquanto trafficata. L’unico problema è che proprio quell’ufficio postale non ha le telecamere di videosorveglianza che riprendono l’esterno, ma è anche vero che ci si trova a due passi dal tribunale, da un bar molto frequentato, da negozi, da un ampio parcheggio, da via Cagliari e da viale Diaz dove le auto non mancano di certo e che tutta l’area è altamente controllata dalle telecamere proprio per la presenza del tribunale.

Al momento però gli elementi in mano ai carabinieri sembrano alquanto scarni: la descrizione dell’abbigliamento, quella meno precisa dei volti e poco altro.

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