La Nuova Sardegna

Oristano

Imprevisti e burocrazia, l’odissea di un paziente

dii Maria Antonietta Cossu
Imprevisti e burocrazia, l’odissea di un paziente

Ghilarza, un uomo affetto da cefalea a grappolo non riceve le mascherine dovute «Segregato in casa, continui rinvii». Ordinate dall’Asl: i ritardi per un disguido

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GHILARZA. Guai a dire che un diritto è acquisito solo perché è sancito sulla carta. Talvolta burocrazia e imprevisti possono vanificare o ritardare il beneficio atteso obbligando la gente a reclamare il dovuto con telefonate inconcludenti e spostamenti sfibranti da un ufficio all’altro. Da mesi Erminio Vaccaro reclama la consegna di alcune dotazioni sanitarie sostenendo che gli fossero dovute nel momento stesso in cui ha aveva ottenuto, dopo tante battaglie, il diritto a ricevere cure domiciliari specifiche per la sua patologia, la cefalea a grappolo. L’uomo chiede la fornitura gratuita di mascherine per l’ossigeno-terapia e il carrellino per il trasporto della bombola.

«La Asl di Oristano mi assicura il trattamento con l’ossigeno ma non gli ausilii sanitari che invece mi spettano di diritto», asserisce il cittadino ghilarzese. «Dal momento in cui mi è stata accordata la terapia a domicilio la Asl non mi ha mai consegnato le mascherine e neppure il carrellino che faciliterebbe i miei spostamenti e io sono segregato in casa», ha lamentato l’utente riferendo dei numerosi solleciti rivolti agli uffici amministrativi del distretto di Ghilarza. «Mi sono sentito rispondere che stavano aspettando fosse indetta l’asta. In un’altra circostanza mi hanno detto che era sbagliato un codice e che avevano dovuto rispedire indietro i campioni. L’ultima volta sono stati sgarbati», ha denunciato l’ utente. Vuoi perché prima o poi anche le lungaggini burocratiche hanno una fine, vuoi che le proteste agli sportelli di via Matteotti hanno sortito il loro effetto, qualcosa si sta muovendo. La Asl 5 ha comunicato che le forniture delle mascherine indicate dal medico prescrittore arriveranno tra quindici giorni. «Ci sono stati dei disguidi – spiegano dalla direzione –. Lo scorso luglio il neurologo aveva richiesto una mascherina specifica, erano state istruite le pratiche e dopo aver ricevuto i preventivi erano stati fatti gli ordinativi ma i campioni spediti dalla ditta aggiudicataria non corrispondevano a quelli ordinati». A quel punto è stata riattivata l’intera procedura, che si concluderà tra due settimane con la consegna delle forniture. Tuttavia arriva qualche puntualizzazione dall’Asl. «Fino a luglio 2015 il paziente ha sempre ritirato gratuitamente le mascherine dal servizio farmaceutico di Ghilarza, mentre il carrellino non gli spetta, deve essere acquistato».

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