Mercato comunale e super parcheggio: il cantiere è fermo
I lavori di ristrutturazione sono di nuovo bloccati La zona non ha praticamente un’area di sosta libera
ORISTANO. Transenne, cartelli e divieti ci sono, ma di operai, nel cantiere, se ne vedono raramente. In compenso il parcheggio, dove potevano starci comode comode 90 automobili, è chiuso. Non può accedere più nessuno, a parte i mezzi dell’impresa che dovrà ristrutturare il mercato comunale e costruire, nello spiazzo ora off limits, il tanto atteso parcheggio multipiano. Lavori indispensabili, si è sempre detto, per dare respiro e magari un po’ di rilancio, ad una zona commerciale che arranca. Rinunciare al “vecchio” parcheggio in prospettiva di averne uno nuovo, ma soprattutto, finalmente un mercato moderno e funzionale, insomma, val bene qualche disagio. Quel che non va giù agli abitanti e a chi lavora nel quartiere, è quel cantiere, nuovamente fermo. «Anche oggi non si è notato al movimento – spiegava ieri un residente – anzi no: il movimento c’è stato, ma degli operai impegnati a tracciare le striscie blu dei nuovi parcheggi a pagamento. Con il risultato che in tutto il vicinato trovare un parcheggio gratis è praticamente impossibile». C’è chi sta anche peggio: abitanti ed esercenti che hanno ingressi e parcheggi che si affacciano al piazzale diventato cantiere. Non possono passare più in nessun modo. Chi sta da quelle parti ha un ricordo non esattamente piacevole che risale a qualche anno fa, quando, con un altro progetto e un’impresa diversa, i lavori del parcheggio multipiano erano iniziati per poi fermarsi quasi subito. Tutto per una falda d’acqua sotterranea che non era stata presa in considerazione. Con il risultato che si dovette ricominciare tutto daccapo: progetto e appalto nuovi. In mezzo i disagi dell’intero quartiere, privato del parcheggio per parecchi mesi. Un residente spiega che «sì, all’inizio eravamo anche fiduciosi. Nel senso che sapevamo, così ci avevano detto, che i lavori si sarebbero fatti nell’arco di 510 giorni. A conti fatti, fra domeniche e giorni di feste, due anni di disagi ci potevano anche stare. Il problema è che di lavori ne abbiamo visti pochi. Dopo aver concluso la sistemazione della recinzione e sistemato i container, si sono fermati. Come un film, già visto. Purtroppo».