La Nuova Sardegna

Oristano

Serre comunali, si cerca un gestore

Serre comunali, si cerca un gestore

Paulilatino, prorogata la vecchia concessione per evitare continue bravate

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PAULILATINO. Solo un nuovo gestore potrebbe mettere fine alla lunga parabola discendente delle serre comunali. Per dare una nuova vita al compendio agricolo che si estende fra la periferia del paese e la stazione ferroviaria l’amministrazione locale ha deciso di affidarne la conduzione a un soggetto economico in grado di portare avanti il progetto originario finalizzato all’inserimento socio-lavorativo di persone indigenti o con disabilità psichiche. Dal 2005 gli immobili sono dati in concessione alla cooperativa Progetto Verde, ma negli ultimi cinque anni la coltivazione dei prodotti ortofrutticoli e l’attività florovivaistica su una superfice di oltre due ettari sono andate gradualmente scemando. In vista della scadenza della convenzione l’amministrazione ha cominciato a domandarsi cosa fare perché la strada intrapresa negli anni Novanta con un programma di reinserimento finanziato dalla Regione non venga definitivamente abbandonata e perché quel bene pubblico sia adeguatamente sfruttato e non continui, invece, a rappresentare un facile bersaglio per i vandali. Nel tempo le scorribande sono state numerose. Le ultime bravate risalgono a qualche mese fa, quando alcuni ignoti hanno danneggiato il sistema d’illuminazione e sottratto alcune parti dell’impianto, e in un’altra occasione divelto la porta e asportati gli infissi di un piccolo ufficio. Per evitare il completo abbandono dei beni e fino all’avvento di un nuovo gestore, la giunta ha deciso di prorogare i termini della concessione alla cooperativa Progetto Verde dal 30 settembre al 31 dicembre. Entro quella data in Comune contano di espletare le procedure per affidare la gestione a un nuovo operatore. «Le attivtà svolte nelle serre possono aiutare le persone in stato di bisogno o con disagio psichico a lenire il loro malessere e noi vorremmo ritornare all’ origine di quel progetto. Pertanto l’utilizzo degli immobili per scopi sociali sarà una condizione vincolante», ha precisato il vicesindaco Serafino Oppo. «Vogliamo capire se ci sia qualcuno disposto a investire, quindi ora si tratterà di raccogliere proposte serie. Chi parteciperà al bando dovrà presentare un piano socio-economico che garantisca sostenibilità di questa idea».

Maria Antonietta Cossu

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