La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi, il distributore rimane chiuso: crescono i disagi

di Ivana Fulghesu
Laconi, il distributore rimane chiuso: crescono i disagi

Il vincitore dell’appalto non ha attivato il contratto Ora l’opposizione chiede un intervento al sindaco

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LACONI. Memori dei disagi patiti nel periodo compreso tra il mese di aprile del 2012 e il maggio 2014, ritorna per gli automobilisti laconesi lo spauracchio di una nuova chiusura dell’impianto di distribuzione carburanti e che siano nuovamente costretti a recarsi nei paesi vicini per poter rifornire.

La gara di affidamento in gestione dell’impianto IP di proprietà comunale, espletata lo scorso settembre, non è andata a buon fine. Il vincitore non ha infatti ottemperato all’impegno di attivazione del contratto. Constatato che dopo quattro mesi dell’affido l’impianto risulta inattivo, il capo gruppo consiliare di Laconi bene comune Carlo Orgiu ha inoltrato un’interrogazione al responsabile dell’Ufficio tecnico e al sindaco di Laconi per conoscere le «motivazioni che ostacolano l’affidatario della gestione di attivare il servizio e onorare il contratto stipulato con il Comune per la durata di 6 anni, le azioni intraprese dal dirigente dell’Ufficio tecnico per garantire alla comunità un servizio tanto importante».

I consiglieri di opposizione chiedono anche di sapere «quali nuovi indirizzi l’amministrazione intende impartire al dirigente dell’Ufficio tecnico perché dia effettivo adempimento di quanto già stabilito dalla delibera di giunta comunale dell’agosto dello scorso anno e il perché negli atti ufficiali dell’amministrazione permane, sull’argomento, una totale assenza di informazione ai cittadini».

Si era sperato inizialmente che dopo l’assegnazione del 19 settembre scorso la nuova gestione potesse iniziare dal 1 gennaio del nuovo anno, ma ormai a distanza di un mese, continua la chiusura. «Abbiamo cercato, inutilmente, di attingere informazione dagli atti ufficiali dell’amministrazione, unico soggetto abilitato ad informare i cittadini, ma non abbiamo trovato alcuna risposta. – dichiara il consigliere Orgiu -. Ci siamo, pertanto, rivolti al Responsabile dell’Ufficio Tecnico ed al Sindaco nella speranza che le nostre interrogazioni spingano gli organi investiti di autorità a trovare i giusti percorsi per risolvere il problema».

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