Oristano, piove dentro la scuola: tutti a casa per due giorni
Enrico Carta
In via Cairoli niente lezione sino a lunedì, poi sarà agibile solo il piano terra Oltre cento alunni si trasferiscono in via Bellini. Scontro tra sindaco e opposizione
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ORISTANO. Piove, anche in classe, così per due giorni la scuola elementare di via Cairoli chiude i battenti. Non basta, perché nelle prossime settimane, un intero piano del caseggiato rimarrà senza alunni perché inagibile e i piccoli studenti verranno invece distribuiti in aule vuote di altri istituti. È bastata la prima vera pioggia stagionale per mettere a nudo tutte le carenze, già conosciute, della scuola di Sa Rodia, con le sue pareti in cartongesso e il controsoffitto non in grado di reggere all’acqua un po’ più copiosa del solito che ha avuto modo anche di accumularsi nei pluviali intasati da fogliame. Erano stati puliti di recente, assicura l’amministrazione, ma evidentemente non è stata sufficiente una sola pulizia.
Problema vecchio quello della scuola di via Cairoli, tanto che il Comune aveva previsto dei lavori, possibili grazie ai 190mila euro regionali del bando Iscol@, lavori che ora diventano più urgenti che mai, visto che sin qui non è che si fosse schiacciato il piede sull’acceleratore. Dai primi di settembre, all’esterno della scuola ci sono materiali edili e impalcature in quantità, non altrettanto gli operai. Due mesi non sono bastati per portare a termine il lavoro la cui progettazione preliminare risale niente meno che al 2017, periodo di insediamento della giunta Lutzu. Così il sindaco, che ieri pomeriggio ha incontrato i genitori degli alunni, se l’è presa con la Regione ritardataria nel rendere disponibile la somma per poter dare il via all’appalto e ha promesso che entro metà dicembre tutto sarà finito. I genitori, dopo aver chiesto rassicurazioni sulla stabilità del resto dell’edificio e sulla sicurezza in particolare degli impianti elettrici, si sono ritirati in buon ordine. Chi più chi meno soddisfatto.
Oggi e domani, intanto, non ci sarà lezione. Da lunedì nove classi, quelle al pian terreno, potranno riprendere posto tra i banchi di via Cairoli, mentre per altre dieci classi bisogna prendere armi e bagagli e trasferirsi temporaneamente in via Bellini, dove troverà ospitalità un centinaio di alunni. Intanto, mentre Andrea Lutzu allontana da sé le colpe e chiama in causa la Regione, il consigliere comunale di opposizione Efisio Sanna solleva critiche: «In oltre due anni c’era tutto il tempo per portare a compimento l’intervento, si è in ritardo di almeno un anno. La giunta dovrebbe organizzare qualche festicciola in meno e concentrarsi di più sulle cose urgenti».
Problema vecchio quello della scuola di via Cairoli, tanto che il Comune aveva previsto dei lavori, possibili grazie ai 190mila euro regionali del bando Iscol@, lavori che ora diventano più urgenti che mai, visto che sin qui non è che si fosse schiacciato il piede sull’acceleratore. Dai primi di settembre, all’esterno della scuola ci sono materiali edili e impalcature in quantità, non altrettanto gli operai. Due mesi non sono bastati per portare a termine il lavoro la cui progettazione preliminare risale niente meno che al 2017, periodo di insediamento della giunta Lutzu. Così il sindaco, che ieri pomeriggio ha incontrato i genitori degli alunni, se l’è presa con la Regione ritardataria nel rendere disponibile la somma per poter dare il via all’appalto e ha promesso che entro metà dicembre tutto sarà finito. I genitori, dopo aver chiesto rassicurazioni sulla stabilità del resto dell’edificio e sulla sicurezza in particolare degli impianti elettrici, si sono ritirati in buon ordine. Chi più chi meno soddisfatto.
Oggi e domani, intanto, non ci sarà lezione. Da lunedì nove classi, quelle al pian terreno, potranno riprendere posto tra i banchi di via Cairoli, mentre per altre dieci classi bisogna prendere armi e bagagli e trasferirsi temporaneamente in via Bellini, dove troverà ospitalità un centinaio di alunni. Intanto, mentre Andrea Lutzu allontana da sé le colpe e chiama in causa la Regione, il consigliere comunale di opposizione Efisio Sanna solleva critiche: «In oltre due anni c’era tutto il tempo per portare a compimento l’intervento, si è in ritardo di almeno un anno. La giunta dovrebbe organizzare qualche festicciola in meno e concentrarsi di più sulle cose urgenti».